Secondo pareggio consecutivo per la capolista. L'Inter batte il Napoli e si riporta a -1
L’ex Destro illude Maran, i difensori del Milan rispondono. Secondo pareggio consecutivo per la squadra di Pioli, che esce con un punto da Marassi dopo aver riagguantato per due volte un buon Genoa. Finisce 2-2: l’attaccante di casa firma una doppietta che gli mancava da ben tre anni e il Grifone sogna il colpaccio che lo avrebbe avvicinato alla zona salvezza. Ma il Diavolo, anche se a tratti apparso troppo rinunciatario, non molla: prima Calabria e poi il giovane Kalulu tengono a galla i rossoneri che iniziano a pagare le fatiche dei tanti impegni ravvicinati e le assenze, su tutte quella di Ibrahimovic. Pioli resta al comando e mantiene l’imbattibilità in campionato, ma deve guardarsi le spalle: se la distanza dalla Juve resta di quattro punti, l’Inter vittoriosa con il Napoli si avvicina a -1.
Sempre privo di Ibra, Pioli si affida a Rebic come terminale offensivo. Nel tridente di supporto c’è Leao, in mediana nuova chance per Tonali. In difesa sulla fascia destra c’è Dalot: Theo Hernandez scatta dalla panchina per un affaticamento. Al centro, viste le assenze di Kjaer e Gabbia, è il giovane Kalulu a fare coppia con Romagnoli. Nelle file del Grifone l’ex Destro e Shomurodov compongono il tandem offensivo, alle loro spalle Pjaca: in verità quello di Maran è un 4-4-2. Come da canovaccio è il Milan a prendere in mano le redini della gara, il Genoa preferisce resta prudentemente sottocoperta. Il primo squillo lo suona Castillejo con un sinistro dal limite, per il resto prevale la tattica. E per le emozioni in grado di accendere il match bisogna attendere il finale di tempo. Destro approfitta della libertà concessagli da Kalulu per una conclusione ad incrociare che non inquadra lo specchio di pochissimo. Subito dopo, il Milan risponde: Rebic, dopo essersi liberato di Bani e Ghiglione, entra in area ma vede il suo sinistro respinto da Perin. Altra occasione per il Diavolo sul conseguente corner di Calhanoglu: l’uscita di Perin non è impeccabile, Romagnoli anticipa di testa ma la sfera è alta. La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Czyborra per Pellegrini e il vantaggio del Genoa, a segno in contropiede: Donnarumma sventa in tuffo la conclusione di Shomurudov, ma sulla ribattuta è in agguato Destro che in piena solitudine insacca (47′).
Il Milan però riacciuffa subito il pareggio con Calabria che dal limite scarica un diagonale su cui Perin nulla può (53′). Pioli muove le sue pedine inserendo Hauge e Saelemaekers al posto di Rebic e Castillejo. Ma la stanchezza per i tanti impegni sembra pesare sulle gambe dei milanisti. E all’ora di gioco la squadra di Maran si riporta nuovamente avanti: la firma è sempre quella di Destro. Ghiglione lascia partire il cross chirurgico dalla destra, Destro sovrasta Kalulu e schiaccia, firmando la sua doppietta. Poi Destro e Sturaro escono per Scamacca e Behrami. In precedenza Pjaca aveva lasciato il posto a Melegoni. Pioli, invece, cerca la scossa richiamando Tonali e inserendo Brahim Diaz. Il Milan sfiora il 2-2 con Hauge che ci prova alla sua maniera, da posizione defilata, la deviazione di Masiello salva Perin. Quindi si rende minaccioso Calhanoglu, servito al limite da Brahim Diaz: Lerager mette in angolo. A riequilibrare i conti è la zampata del giovane Kalulu, che sul corner calciato dal turco sfrutta la sponda di Romagnoli per insaccare di destro da due passi (83′). Ma al 90′ il Grifone avrebbe ancora la palla del nuovo vantaggio: Donnarumma salva i suoi respingendo la sforbiciata di Scamacca su cross di Ghiglione. E sfuma il colpo di scena finale.
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