Nerazzurri in campo alle 21. A Dusseldorf ci sarà anche il presidente Zhang

Dieci anni dopo l'indimenticabile 'Triplete' l'Inter ha la possibilità di tornare a respirare il profumo di una finale europea. Dalle gioie con Mourinho ne sono passate di stagioni. Ma adesso, nel primo anno dell'era Conte, chiamato la scorsa estate dalla società nerazzurra a riportare la squadra ad alti livelli anche in terra continentale, l'occasione di riaffacciarsi tra le grandi è unica dopo una stagione lunga ed estenuante e approdare all'epilogo di Europa League diventa una chance da non fallire.

Per il tecnico nerazzurro lo scoglio è complicato da superare ma il fascino delle grandi sfide contribuisce a dargli la giusta carica e l'arrivo oggi del presidente nerazzurro Steven Zhang a Dusseldorf, per stare vicino alla squadra, è visto come un segnale forte. Tra l'ambizione e il sogno c'è da superare lo Shakthar, formazione ucraina imbottita di talenti brasiliani come Taison e Dodo, che lo stesso Conte non fatica ad affermare quanto sia difficile da domare.

"Al di là del cambio di allenatore la struttura della società è la stessa, sono molto bravi a tenere alto il livello dei loro giocatori. Ricordo quando li incontrai in Champions League con la Juventus: già allora c'erano giocatori forti, questo significa che li ha sempre avuti e continuano ad averli. Complimenti a loro e alla società, riescono a trovare talenti sempre molto forti", ha dichiarato il tecnico nerazzurro che si affida però alla compattezza della sua squadra, cresciuta in queste ultime settimane e rigenerata anche in fase difensive nel cammino finale di Europa League: "Lo Shakhtar giocherà con le proprie caratteristiche. Ha una sua identità, ha raggiunto un livello in Europa di tutto rispetto. Il tecnico Castro è riuscito con tanti giocatori di talento a convincerli a lavorare per la squadra, e per questo devo fargli i complimenti", ha spiegato il tecnico che guarda alla sfida senza paura: "Non fa parte del mio vocabolario. Noi abbiamo rispetto dello Shakhtar, ci siamo preparati molto bene, è la squadra più forte che andiamo ad affrontare in questo percorso di Europa League, la affronteremo con la voglia di dimostrare che siamo da semifinale e venderemo cara la pelle per arrivare in finale".

C'è il clima e l'atmosfera per poter dare il via ad un nuovo ciclo vincente e non è un caso che il presidente Zhang, arrivato in terra tedesca accompagnato dagli ad Beppe Marotta e Alessandro Antonello, si sia recato in albergo per fare squadra e 'preparare' la sfida. "Fa sempre piacere a me e ai calciatori la visita del presidente e la sua presenza qui con noi. Per me è un valore aggiunto in ogni situazione, per me e i giocatori", ha dichiarato Conte facendo intendere quanto sia importante la vicinanza della presidenza nell'arco di una stagione.

È l'ottava volta che i nerazzurri raggiungono questa fase dell'Europa League, competizione vinta, quando ancora si chiamava Coppa Uefa, tre volte. Ma tutte nell'ultimo decennio del secolo scorso: in casa Inter c'è adesso voglia di scrivere una nuova pagina di storia. In chiave formazione l'unico dubbio per Conte potrebbe essere l'utilizzo di Eriksen, ad agire tra le linee al posto di Gagliardini. Davanti la coppia Lukaku-Lautaro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata