La squadra di Gattuso battuta 3-1 al Com Nou
Dopo la Juventus, anche il Napoli lascia la Champions League. Le speranze italiane sono ora riposte nella sorprendente Atalanta, impegnata mercoledì 12 a Lisbona contro il PSG.
In un Camp Nou desolatamente vuoto, la squadra di Rino Gattuso era chiamata a ribaltare l'1-1 del San Paolo. Gli Azzurri restano in partita meno di mezzora, affondati sotto i colpi di Lenglet, Messi e Suarez su rigore. Non basta un penalty di Insigne al Napoli. Il Barça vola così a Lisbona dove affronterà nei quarti di finale il Bayern Monaco, una delle squadre più in forma del momento. Straordinaria la partita di Messi, che ha trascinato i suoi anche se nel finale di primo tempo ha rischiato un serio infortunio per un calcione rimediato da Koulibaly. Il Napoli ha dimostrato buona personalità in avvio, poi alla distanza la differenza di valori tecnici è stata determinante. Disastroso l'arbitraggio di Cakir.
Gattuso recupera dall'inizio Insigne. Il capitano farà parte del tridente offensivo con Mertens e Callejon. In difesa, Manolas preferito a Maksimovic farà coppia con Koulibaly, mentre il regista della squadra sarà Demme. Tutto confermato nel Barça, con il tridente composto da Messi, Suarez e Griezmann. In difesa Lenglet affianca Piqué, mentre a centrocampo trova posto Sergi Roberto vista l'assenza di Busquets.
Nel primo tempo ottimo inizio del Napoli, che dopo 2' sfiora il gol del vantaggio con un palo clamoroso colpito da Mertens dopo un rimpallo favorevole con Piquè. La squadra di Gattuso gioca con pericolosità, mettendo spesso in difficoltà la difesa blaugrana con una serie di rapide verticalizzazioni per Mertens e Insigne. Alla prima occasione, però, è il Barcellona a passare in vantaggio con un colpo di testa di Lenglet su calcio d'angolo. Rete convalidata da Cakir dopo un check del VAR. Colpito a freddo, il Napoli fatica a reagire e dopo meno di un quarto d'ora subisce anche il raddoppio ad opera di Messi. Al 23', la Pulce sale in cattedra con un gol capolavoro dopo una ubriacante serpentina, un pallone recuperato da terra e un sinistro a giro imparabile per Ospina.
Alla mezzora Messi cala il tris, con un altro gol capolavoro su assist di Rakitic, ma il VAR lo annulla per un fallo di mani. La Pulce si riscatta al 45' quando si procura un calcio di rigore per un fallo ingenuo di Koulibaly. Anche in questo caso decisivo il responso del VAR dopo un lunghissimo responso. Dal dischetto Suarez non sbaglia. Nel recupero, sempre su rigore (fallo di Piqué su Mertens), Insigne accorcia le distanze. Nell'intervallo Gattuso toglie un Demme in difficoltà, al suo posto dentro Lobotka. Il Napoli sembra più reattivo, costringe il Barça a difendersi soprattutto sulle palle da fermo. Ci provano anche Insigne e Mertens, con due conclusioni deboli e centrali parate da ter Stegen. I blaugrana si limitano a controllare, provando a ripartire di tanto in tanto ma non con la stessa efficacia del primo tempo. Gattuso si gioca il tutto per tutto inserendo Lozano e Politano per Zielinski e Callejon, alla sua ultima in Europa con la maglia azzurra.
Nel finale entrano anche Elmas per Fabian e Milik per Insigne. Il Napoli sfiora ancora il gol due volte con Lozano (anche un palo), poi lo trova con Milik ma in fuorigioco. Ma ormai non c'è più nulla da fare. La squadra di Gattuso esce dalla Champions quanto meno con l'onore delle armi, di fronte ad un Barcellona ancora superiore.
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