Determinante Gagliano che infila la porta bionaconera e serve poi l'assist per il raddoppio a Simeone 

 La gita dei campioni d'Italia in Sardegna si trasforma in una festa per il Cagliari. La Juventus dei giovani e di Cristiano Ronaldo stecca alla Sardegna Arena, perdendo la prima partita da neoscudettata. Decisive le maggiori motivazioni dei sardi, e la testa dei bianconeri orientata inevitabilmente verso la Champions League. E poi tra i tanti baby schierati da Sarri e da Zenga la differenza l'ha fatta il classe 2000 Gagliano, che ha sbloccato il match in avvio con un inserimento letale in area piccola e ha servito a Simeone l'assist del 2-0 che, sul tramonto del primo tempo, ha di fatto chiuso il match. Perché la Juventus della ripresa, dopo una buona reazione allo svantaggio, non ha spinto più di tanto per riaprire una gara poco utile ai fini della classifica.

 Sarri concede un turno di riposo a de Ligt e Ramsey, rimasti a Torino davanti alla tv. Rabiot non c'è per squalifica, Dybala lotta contro il tempo per rientrare contro il Lione dopo l'infortunio subito con la Samp. Largo così ai giovani, con il debutto dal 1' di Muratore (nella ripresa entraranno anche Olivieri, Peeters e Zanimacchia) e l'insrimento . Anche se a brillare è il ragazzo originario di Alghero Gagliano. Che, dopo due occasioni iniziali degli ospiti con Muratore e Higuain, sblocca il risultato all'8' con un gol da rapace d'area su cross di Faragò. La reazione dei campioni d'Italia è veemente, anche se le migliori occasioni arrivano su palla inattiva, ma il pareggio non arriva. Bonucci calcia a lato di un soffio, poi Higuain spedisce sopra la traversa. La migliore occasione la crea Bentancur al 45' su invito di Bernardeschi, ma questa volta è Cragno a salvare i suoi. In pieno recupero poi arriva la beffa. Il pallonetto di Gagliano taglia in due la difesa bianconera e finisce a Simeone, che con un tiro di collo pieno trafigge Buffon.

 In avvio ripresa il portierone bianconero compie un miracolo su Simeone, imbeccato da Joao Pedro. Rispetto ai primi 45, dove pure aveva fatto la partita, la Juve è più spenta e, non a caso, complice un tridente in ombra (tanto Higuain quanto Bernardeschi e CR7), i migliori spunti arrivano dai giovani 'canterani' della Continassa. Muratore ci prova da fuori, Zanimacchia lo imita nel finale. Cragno però resta insuperabile. E alla fine l'impresa la firma, con merito, il Cagliari di Zenga. Per la Juve, ancora perforata e con una manovra poco fluida, è comunque una notte di riflessioni. Aspettando l'appuntamento chiave di Champions con il Lione.

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