I rossoneri continuano la marcia verso l'Europa

 Il Milan cala il tris al Parma e aggancia il grande ex Gattuso. I rossoneri continuano la marcia verso l'Europa imponendosi a San Siro sui ducali, non senza difficoltà. Ma nel complesso, confermando di attraversare un ottimo momento dal punto di vista mentale e fisico. Nel primo tempo, nonostante la gestione della gara, le occasioni e il palo colpito da Romagnoli, è la squadra di D'Aversa a colpire con Kurtic. Nella ripresa ci pensano l'ottimo Kessie e Romagnoli a riaggiustare la rotta. La rete della sicurezza, dopo la traversa di Kulusevki, è firmato da un Calhanoglu che si conferma pedina determinante nello sprint decisivo del Diavolo. I tre punti permettono a Pioli di conquistare il settimo risultato utile consecutivo e di salire a quota 53 insieme al Napoli, fermato dal pari dal Bologna.

 Nelle file rossonere confermato Ibrahimovic unica punta. Alle sue spalle Leao viene preferito a Rebic, Bonaventura rileva l'infortunato Paquetà. In mezzo al campo si rivede Biglia. Nonostante non sia ancora al meglio, nel tridente d'attacco dei ducali c'è Cornelius. Ai lati del danese, Kulusevski e Gervinho. In mezzo al campo rientra Grassi. Ibra si scalda subito con una conclusione deviata in angolo, poi è Theo Hernandez a tentare il blitz aereo, senza fortuna. Al quarto d'ora D'Aversa è già costretto a un cambio: Cornelius alza bandiera bianca per un problema alla coscia, lo rileva Karamoh. Theo Hernandez cerca gloria con un tentativo al volo che non inquadra lo specchio, ben più pericoloso però si mostra il Milan poco dopo, con Romagnoli che di testa trova il palo e sulla respinta Ibra non riesce a dare al pallone la forza necessaria a superare Sepe. Brividissimo in area degli emiliani, che vengono trafitti da Bonaventura su assist di tacco di Ibra: ma si alza la bandierina. Rossoneri vicini al vantaggio con un'incornata di Kessie, che manca la porta di un nulla, su invito di Leao. Ancora Milan in avanti con un mancino impreciso del portoghese. Gervinho prova a scuotere i suoi con una fiammata delle sue in contropiede: l'ivoriano scappa verso l'area ma conclude altissimo. Risponde Ibra con un destro dal limite, più potente che preciso, poco prima del vantaggio del Parma: sul traversone basso di Grassi, la conclusione di Kurtic è chirurgica e Donnarumma niente può (44'). A sorpresa, Diavolo sotto. Ma i rossoneri cercano subito la risposta con Theo Hernandez, che servito in verticale da Kessie di mancino impegna l'attentissimo Sepe. Prima dell'intervallo, momenti di attesa per il silent check del Var dopo un presunto intervento di Darmian ai danni di Ibra in area. Il fallo, però, è dello svedese.

 Con un micidiale uno-due il Milan riesce a ribaltarla nella ripresa. Prima delle reti, ci provano Bonaventura e Calhanoglu da fuori. E i rossoneri rischiano su un rasoterra di Kurtic, deviato in corner. La riscossa del Diavolo è inaugurata da una gran rete di Kessie, che scarica di destro un bolide dai 25 metri con palla che sbatte sul palo e si infila nel sette (55'). Ed è completata, quattro minuti dopo, dallo stacco vincente di Romagnoli sulla perfetta punizione di Calhanoglu dalla sinistra. Il Var certifica la posizione regolare del capitano, è 2-1. Il Parma non ci sta e riesce a impensierire Donnaruma: un gran spunto di Kulusevski culmina con un destro fermato dalla traversa, poi sulla ribattuta Gervinho sbaglia clamorosamente a porta vuota. Quindi il portiere rossonero si esalta sventando il quasi-rigore di Inglese. Scampato il pericolo, proprio nel momento migliore dei ducali, il Milan la chiude in contropiede: Bonaventura apparecchia per Calhanoglu, che con un destro dal limite cala il tris (77'). Ibra manca di testa il poker, ma con la forza dell'orgoglio il Parma prova a rimettersi in piedi con Darmian, innescato da Kulusevski: Donnarumma salva in angolo. Poi tocca a Sepe evitare un passivo più pesante murando Rebic, servito in area da Ibra sul filo del fuorigioco.

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