Il tecnico bianconero sulla sfida delle 21.45 dopo la sconfitta con il Milan: "Sono avversari difficilissimi"
Dimenticare il black-out di San Siro e guardare avanti alla sfida contro la temibile Atalanta. E' questo il 'mantra' di Maurizio Sarri alla vigilia del big-match della 32/a giornata, che vedrà la sua Juventus ricevere all'Allianz Stadium la sempre più sorprendente truppa di Gian Piero Gasperini. Per Ronaldo è compagni fondamentale vincere per tenere a distanza la Lazio. Occasione ghiottissima per la Dea, invece, reduce da 8 vittorie consecutive che l'hanno issata al terzo posto, per portarsi a soli 6 punti dai bianconeri. I bergamaschi si trovano però davanti una squadra che in 115 incontri di Serie A hanno battuto solo 11 volte con l'ultimo successo che risale a 19 anni fa. Numeri che dovrebbero far dormire sonni tranquilli a Sarri, ma non è così perchè, nel riprendere le parole di Pep Guardiola di qualche mese fa, affrontare l'Atalanta "è come andare dal dentista" e non è mai piacevole.
"E' una fase importante della stagione, loro sono una realtà. Hanno numeri di grandissimo livello, soprattutto in trasferta. Sono avversari difficilissimi ormai da diverso tempo", ha detto Sarri. Una Juventus che arriva a questa sfida dopo il pesante ko di San Siro contro il Milan, quando in vantaggio per 2-0 si è fatta rimontare nel giro di dieci minuti. "Vorrei vedere continuità di gioco e ordine, è un aspetto importante", ha sottolineato ancora il tecnico bianconero proprio a sottolineare le troppe e pericolose pause dei suoi giocatori anche nell'arco della stessa partita. Ancora a proposito della partita di domani, Sarri ha detto: "L'Atalanta è una squadra aggressiva, che sa ripartire benissimo. Hanno una capacità di strappo importante, da tenere in forte considerazione. All'andata fece 55 minuti di ritmo infernale, poi probabilmente non era riuscita a sostenerla nella fase finale. Il momento è diverso e penso verrà fuori una partita su ritmi diversi".
Le buone notizie per Sarri sono i rientri di De Ligt in difesa e soprattutto di Dybala in attacco, la cui assenza si è avvertita e non poco contro il Milan. "Che Dybala sia un talento assoluto nessuno lo mette in discussione, ma penso che a Milano avremmo perso lo sesso visto il black out che abbiamo avuto", ha però replicato Sarri. "Se la partita con il Milan fosse venuta nella fase iniziale secondo me la priorità era andare alla ricerca delle cause – ha spiegato il tecnico bianconero – siccome siamo nella fase finale la priorità diventa fare in modo che non incida in maniera negativa. Dobbiamo guardare avanti subito". Per quanto riguarda la formazione che non dovrebbe discostarsi da quella di Milano, l'allenatore bianconero non si è sbilancito: "Siamo usciti un po' acciaccati". Unica novità, oltre a Dybala e De Ligt, il possibile impiego dai 1' di Alex Sandro.
In casa Atalanta, Gasperini e i suoi ragazzi ormai non si pongono limiti e con la qualificazione in Champions blindata possono giocare senza pressioni sulle ali dell'entusiasmo. "La sfida con la Juve per abituarsi alla Champions? La Juve è una squadra della Madonna… domani facciamo il primo test", ha detto oggi il presidente Antonio Percassi a margine dei sorteggi di Champions. "Domani abbiamo una partita non da poco, anzi sarà fondamentale per capire la nostra consistenza in chiave Champions. La Juve è un'altra delle candidate alla vittoria finale", ha aggiunto Gasperini. Per il big match dell'Allianz, il tecnico avrà tutti a disposizione e punterà sull'undici più collaudato, con Ilicic inizialmente in panchina e la coppia De Roon-Freuler in mezzo al campo. In attacco Gomez (alla 300/a gara in Serie A) e Pasalic agiranno alle spalle di Zapata, con Muriel pronto a spaccare la partita all'occorrenza.
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