Il ct avverte Super Mario: "In campo chi è sempre a rischio espulsione diventa un problema. Lo sa, non glielo ho detto una volta sola"

"Cerchiamo di portare avanti un pensiero condiviso. Riuscire a dare alle squadre una certa mentalità offensiva è la cosa positiva, speriamo di riuscirci tutti insieme. Le nazionali minori stanno crescendo molto e stanno facendo bene. Il problema è quando i giovani arrivano in prima squadra e fanno fatica a giocare. Parliamo molto dell'Ajax, ma per tre, quattro o cinque anni non vince niente, i giovani li fanno giocare e gli danno fiducia anche quando sbagliano. Se hanno talento è solo questione di tempo". Queste le parole del ct Roberto Mancini, oggi al centro tecnico federale di Coverciano dove iniziano i due giorni di stage della Nazionale. E a proposito di Balotelli: "Lui sa che oltre a far gol e giocare bene deve comportarsi bene. In campo chi è sempre a rischio espulsione diventa un problema. Lo sa, non glielo ho detto una volta sola". 

Infine, a chi gli chiedeva se fosse già pronto un ricambio generazionale per Bonucci e Chiellini, il ct ha risposto: "Se ci sentono si offendono, ma credo che ci siano difensori giovani e bravi, Caldara, Mancini ad esempio, ma anche in Under 21 ce ne sono due o tre bravi. Il problema dei difensori e del portiere non c'è".

Lo stage della Nazionale – Lo stage, concordato dalla Figc con la Lega di Serie A, riguarda i giocatori di fascia di età più giovane che già fanno parte del giro azzurro e a condurre gli allenamenti ci saranno anche i ct dell'Under 21, Luigi Di Biagio, e dell'Under 20, Paolo Nicolato. Sono 33 i calciatori convocati perché Parigini e Conti, che erano stati chiamati, hanno dato forfait per infortunio. Di questo gruppo fanno parte tre 2001 e cinque giocatori che non hanno neanche un minuto in Serie A: Bellanova, Carnesecchi, Plizzari, Portanova e Riccardi. Il primo stage della gestione tecnica di Mancini si era tenuto nello scorso mese di febbraio.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata