Una partita fisica e tirata, senza esclusione di colpi tra falli e cartellini, gol ed espulsioni

Zaza fa e disfa. Il Toro non sale sull'ascensore per l'Europa pareggiando 1-1 in casa con il Cagliari al termine di una partita fisica e tirata, senza esclusione di colpi tra falli e cartellini, gol ed espulsioni. Proprio l'attaccante granata, autore del vantaggio in avvio ripresa con tanto di esultanza presa in prestito da Belotti, propizia nell'ultimo quarto d'ora la rimonta dei sardi con un rosso evitabile per una parola di troppo all'arbitro Irrati. Gli ospiti trovano infatti l'1-1 giusto un minuto più tardi con il solito colpo di testa di Pavoletti e nell'incandescente finale – in cui finiscono sotto la doccia anche Pellegrini e Barella – riescono a resistere in nove all'assalto dei padroni di casa. Quel che è certo è che il pari che esce dall'Olimpico-Grande Torino soddisfa maggiormente i rossoblu: Ceppitelli e compagni mettono un ulteriore mattoncino verso una salvezza ormai a portata di mano, mentre il Toro – al secondo segno X di fila dopo lo 0-0 di Parma – sembra aver perso un po' di smalto nella corsa per l'Europa.

Costretto a rinunciare per squalifica a Belotti, Mazzarri dà fiducia a Zaza dal 1', con Baselli e Berenguer a inventare alle sue spalle. Maran invece rivoluziona la difesa rispetto alla vittoria con la Spal confermando il solo Pellegrini a sinistra: spazio alla coppia Pisacana-Klavan in mezzo, a destra tocca a Padoin. Nessuna sorpresa in attacco, con Pavoletti che affianca Joao Pedro e Barella a giostrare tra le linee. La gara è spigolosa e ruvida fin dalle prime battute, e Irrati è costretto da subito a un gran lavoro per arginare i bollenti spiriti dei ventidue in campo, tirando fuori un cartellino per parte (Barella e Rincon).

Aggressività ma non solo, perché non mancano emozioni già in avvio. Cragno mura un tentativo di Ansaldi sul primo palo e si ripete un minuto più tardi sulla conclusione sporca di Baselli. Gli ospiti non stanno a guardare e al 10' un siluro di Ionita da fuori area si infrange sulla traversa. Dopo i fuochi d'artificio del primo quarto d'ora le due squadre prendono un po' la misura l'una con l'altra, anche se sono i padroni di casa – per maggiore qualità e intensità in tutte le zone del campo – a farsi preferire. Al 25' una palla vagante in area viene raccolta da Rincon che strozza troppo la conclusione mandando a lato da buona posizione. In chiusura segnali vitali da parte dei sardi: Barella e Joao Pedro confezionano un bel contropiede, ma il brasiliano perde il momento buono per calciare e il suo rasoterra viene controllato agevolmente da Sirigu.

Avvio di ripresa effervescente proprio come avvenuto nei primi 45 minuti. Sulla punizione di Berenguer Cragno si conferma in giornata deviando la zuccata di Meite, sul fronte opposto Pavoletti è sempre vigile e – sempre di testa – manda a lato di un soffio sul cross di Pellegrini. Dopo tanti sussulti l'equilibrio si spezza al 7'. Su palla inattiva Izzo viene colpevolmente dimenticato sull'out sinistro, il suo cross basso al centro viene raccolto da Zaza – fin lì decisamente in ombra – che trova la zampata giusta firmando la terza rete stagionale. Il Toro abbassa i ritmi e sembra poter contenere la reazione del Cagliari, ma a un quarto d'ora dalla fine proprio l'autore del gol commette un'ingenuità incredibile rivolgendo un 'vaffa' di troppo all'arbitro che gli costa il cartellino rosso. Immediata la reazione dei sardi che alla prima occasione pareggiano i conti: cross di Cigarini, Aina viene sovrastato da Pavoletti che questa volta non sbaglia. Irrati inizialmente annulla per fuorigioco, poi – dopo una interminabile attesa – torna sui suoi passi e convalida la rete grazie all'ausilio del Var. Entrambe le squadre non si accontentano del punto ma i continui ribaltamenti di fronte finiscono per penalizzare i sardi: Pellegrini, già ammonito, finisce sotto la doccia per un fallo su Aina. In pieno recupero poi lo raggiunge Barella per un intervento da dietro su Parigini. L'assalto granata, senza troppa convinzione, produce però giusto una punizione di Baselli su cui Cragno vola. E al triplice fischio finale, vuoi per la situazione di classifica vuoi per l'andamento del match, i rimpianti sono quasi tutti del Toro. 

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