E sul possibile stop dell'arbitro, finito nell'occhio del ciclone dopo i gravi errori commessi in Juventus-Milan, dice: "In campo chi è più in forma"

Il fallo di mano di Locatelli in Lazio-Sassuolo e quello di Alex Sandro in Juventus-Milan erano entrambi meritevoli di un calcio di rigore. Parola del designatore degli arbitri Nicola Rizzoli, intervenuto in Lega Calcio al termine dell'incontro tra arbitri e rappresentanti dei club di Serie A. "L'indirizzo delle regole internazionali propendono per la punibilità di entrambi – ha chiarito l'ex fischietto bolognese – L'obiettivo di oggi era un confronto che potesse far capire che non c'è quella confusione di cui si sta parlando ma tutt'altro". A proposito del fallo di mano del terzino bianconero, la decisione di Michael Fabbri di non accogliere l'indicazione del Var "non è supportabile", mentre in merito al 'calcetto' di Mandzukic a Romagnoli Rizzoli ha chiarito che "se fosse stata riscontrata una condotta violenta" l'arbitro – con l'eventuale ausilio del Var – "sarebbe intervenuto e avrebbe dato il rosso".

A proposito del possibile stop dell'arbitro, finito nell'occhio del ciclone dopo i gravi errori commessi in Juve-Milan, Rizzoli ha spiegato: "Le persone che metto in campo devono essere in forma prima di tutto e nelle condizioni migliori di poter fare il loro meglio. Non ci sono stop o cose precise".

"Ha un'ottima professionalità, buone capacità e ottime potenzialità, deve crescere come tanti altri, stiamo facendo un percorso generale di crescita per un ricambio generazionale – ha spiegato ancora – Dobbiamo far fare esperienza ai giovani, nel tempo la forza di un arbitro passa attraverso questi errori, fortifica e dà più serenità, lo posso dire io per esperienza. Fabbri sente tutta la stima che l'Aia ha nei suoi confronti, è una persona che ha bisogno di maturare come tanti altri".

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