I giallorossi si preparano per l'avversario peggiore. Il capitano ha saltato le ultime gare per un infortunio al ginocchio ed è in dubbio per la sfida dell'Allianz
L'avversario peggiore nel momento più delicato. La Roma si prepara alla sfida con la corazzata Juventus, in uno stadio che ultimamente non ha regalato molte soddisfazioni ai giallorossi, costretti a fare i conti con le acciacchi e impegnati a schivare la non poca pressione che soffia sulla squadra. Contro il Genoa è arrivata una vittoria fondamentale, ossigeno puro per gli uomini di Eusebio Di Francesco che non facevano bottino pieno da circa un mese. Ma per parlare di svolta, servono altre conferme. E soprattutto non incappare più nei soliti errori.
Parola d'ordine: continuità. Solo mercoledì, dopo il summit con i dirigenti a Boston, ha tuonato James Pallotta, lanciando verso l'Italia parole di autocritica ma dal sapore di avvertimento: "Non credo ci sia bisogno di sottolineare che nessuno è soddisfatto dei risultati e delle prestazioni di questa stagione. Insieme non abbiamo raggiunto gli elevati obiettivi che ci eravamo prefissati e che abbiamo provato a centrare nelle ultime stagioni. Se qualcuno non si impegnerà a essere parte di questo sforzo collettivo, allora qui non ci sarà più posto per lui".
Giovedì, poi, sono arrivate le parole di Daniele De Rossi che ben illustrano lo stato d'animo della squadra. "Abbiamo talmente tanta pressione ultimamente che non viviamo bene la pressione di Juve-Roma", ha ammesso il centrocampista in un'intervista a Dazn. "Abbiamo tanti pesi sulla schiena, siamo in un momento delicato perché sappiamo che dobbiamo fare meglio di quello che stiamo facendo. Siamo tutti sotto osservazione, mister compreso, e lo sappiamo. Vogliamo fare una grande partita più per noi che per l'importanza della sfida stessa".
De Rossi ha provato ad analizzare i perché dell'andamento da montagne russe dei giallorossi: "La squadra è forte, i nuovi che sono arrivati sono forti. L'errore che abbiamo fatto è stato quello di parlare troppo dei giocatori che sono partiti. Il dolore per quelli che sono partiti rimane ancora oggi, ma doveva essere assimilato in maniera più sciolta. A livello di singoli le cose stanno migliorando e si stanno integrando bene".
Il capitano ha saltato le ultime gare per un infortunio al ginocchio ed è in dubbio per la sfida dell'Allianz Stadium: "E' l'infortunio più grave della mia carriera. Si parla di cartilagine, ho subito una lesione grave. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere a 35 anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro". E il tono diventa ancora più malinconico parlando di futuro e di un addio al calcio giocato che si intravede in lontananza: "Mi pesa guardare sotto il burrone, perché' la fine è vicina, soprattutto in questo momento di infortunio, ho assaporato cosa significa stare lontano dalla squadra. So che mi farà male quando smetterò definitivamente di fare questo lavoro. Che manchino sei mesi, un anno, o tre anni, comunque nell'arco di una carriera siamo agli sgoccioli". Ma ora c'è da pensare al presente, ovvero la sfida ai bianconeri ancora imbattuti in campionato.
De Rossi si è allenato anche giovedì a parte così come Edin Dzeko, l'altro punto interrogativo della trasferta torinese: Di Francesco spera di recuperare il bosniaco in extremis. Lorenzo Pellegrini ed El Shaaarawy hanno svolto lavoro individuale: si lavora per cercare di averli almeno in panchina allo Stadium.
Tra scelte di tattica e lavoro psicologico, toccherà al tecnico cercare la ricetta per mascherare il più possibile il gap con la Juventus di sua maestà Cristiano Ronaldo e di accorciare i 22 punti che separano in classifica le due squadre. Cengiz Under, intervistato per il match program, si è detto ottimista: "La vittoria contro il Genoa ha avuto degli aspetti molti positivi per noi, ma non solo per la squadra, ha dato una spinta positiva anche a tutto quello che gira intorno, per chi ci lavora, per i tifosi. Sabato prossimo ci aspetta una partita molto difficile e, superata quella, speriamo di continuare a fare bene per posizionarci in una buona posizione in campionato, come è successo l'anno scorso". "Dobbiamo giocare – ha aggiunto il turco – con uno spirito di squadra molto forte, dobbiamo combattere contro la Juve uniti per vincere o portare a casa un buon risultato". Se la statistica non sorride a Di Francesco, visto che la Roma ha vinto soltanto una delle ultime sette trasferte di Serie A, si può puntare al talismano: Javier Pastore. Con la maglia del Palermo, l'argentino ha vinto tutte le gare disputate contro i bianconeri.
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