Domenica sera il big match. Occhi puntati sui due bomber: il leader nerazzurro ha raggiunto la maturità e da capitano si è caricato la squadra sulle spalle; il Pepita ha una grande voglia di riscatto e di dimostrare il suo valore

In principio fu Giuseppe Meazza, a cui non a caso è dedicato lo stadio di San Siro. Da Gunnar Nordahl ad Amarildo, da Sandro Mazzola a Jose Altafini, da Roberto Boninsegna a Pierino Prati, fino a Kar Heinz Rummenigge, Aldo Serena, Marco Van Basten, Ronaldo, Andriy Shevchenko, Cristian Vieri, Diego Milito, Pippo Inzaghi e Zlatan Ibrahimovic: il Derby di Milano è sempre stato caratterizzato dai confronti fra i più grandi bomber che abbiano mai calcato i campi di calcio italiani. Quest'anno la sfida si rinnova con Gonzalo Higuain e Mauro Icardi. Sono loro due, infatti, i protagonisti più attesi del Derby della Madonnina numero 222 (fra tutte le competizioni) in programma domenica sera.

Con 4 gol in campionato, sempre a segno nelle ultime cinque partite giocate comprese le coppe, Higuain sta trascinando il Milan di Rino Gattuso. Il Pipita è arrivato a Milano , dopo essere stato 'sacrificato' dalla Juventus sull'altare di Cristiano Ronaldo. L'ex attaccante di Napoli e Real Madrid si sta dimostrando un uomo squadra, punto di riferimento dentro e fuori dal campo per giovani ambiziosi come Patrick Cutrone. Dall'altra parte, Mauro Icardi sembra ormai aver raggiunto la maturità del grande campione. Con due gol in altrettante partite di Champions League, oltre alle tre segnate in campionato, Mauro si è caricato sulle spalle l'Inter come solo un vero capitano sa fare. Luciano Spalletti se lo coccola, i tifosi lo adorano e la società spera presto di mettere nero su bianco il rinnovo del contratto.

Della sfida nella sfida fra i due bomber argentini ha parlato Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan e miglior marcatore nella storia del Derby di Milano con 14 reti. "Sarà un bellissimo confronto, sarà un derby argentino fra di loro", ha detto Sheva. "Higuain ha un ruolo importante nel Milan in questo momento non solo in campo, perché ci sono tanti giocatori con poca esperienza. Allenarsi con un giocatore che ha giocato nel Real Madrid, nella Juve e nel Napoli – ha aggiunto ai microfoni di Sky – può essere di aiuto per il gruppo. Ha ancora tanto da dimostrare, ha ambizione e si vede che è un ragazzo serio". A proposito di Icardi, invece, l'ex rossonero ha dichiarato: "Icardi è un giocatore formato, che è cresciuto. È il leader dell'Inter e lo ha dimostrato in Champions trovando il gol per vincere le partite anche con la squadra in difficoltà". Icardi conosce molto bene l'atmosfera del Derby di Milano, in 10 partite disputate è già andato a segno 4 volte. Non solo, il capitano è andato sempre in gol nelle ultime due gare giocate in casa dall'Inter: un gol nel 2-2 dell'aprile 2017, addirittura una storica tripletta nell'andata dello scorso anno vinta per 3-2 dai nerazzurri. Capocannoniere nell'ultima stagione insieme a Ciro Immobile, Icardi è sempre più lanciato per entrare di diritto nella storia dell'Inter almeno per il numero di gol segnati.

Mortifero in area di rigore, forte sulle palle alte, sotto la cura di Luciano Spalletti sta imparando piano piano ad aiutare di più la squadra. Compiti che Higuain ha sempre fatto, meno nel Napoli e più nella Juve e nel Real Madrid. Il Pipita ha un repertorio più vasto tecnicamente del rivale, compreso il tiro da fuori, e in fatto di gol i numeri parlano per lui: con 36 centri nel 2016 con la maglia del Napoli ha stabilito il record assoluto per la Serie A. Di Derby ne ha giocati tanti, a Buenos Aires, a Madrid e a Torino: sarà al debutto nel Derby della Madonnina, in quello della Mole esordì con una doppietta… 

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