Il presidente irrompe sul set in Lega Calcio a Milano per chiarire le strategie a livello dirigenziale del club bianconero

Non è una Juventus per vecchi. Parafrasando il celebre film dei fratelli Coen, Andrea Agnelli irrompe sul set in Lega Calcio a Milano per chiarire le strategie a livello dirigenziale del club bianconero. E mettere un po' d'ordine dopo che nelle ultime 48 ore era stato Beppe Marotta a rubare la scena, con l'annuncio shock del suo addio imminente. Un modello di gestione che "resta inalterato", ha assicurato il presidente della Juvetus smentendo anche le voci di una clamorosa uscita di scena di Fabio Paratici, che anzi diventerà responsabile dell'area sportiva raccogliendo in toto l'eredità del dirigente lombardo. Niente nomina di un nuovo amministratore delegato all'orizzonte quindi, bensì una soluzione in famiglia per raccogliere le nuove sfide dei prossimi anni. La suggestione Zinedine Zidane, che rimbalza forte dalla Spagna e stuzzica l'appetito del tifo bianconero, può attendere.

Giorgio Ricci, che si occuperà della voce ricavi, e Marco Re, nuovo responsabile dei servizi, sono infatti gli altri due pilastri che insieme a  Paratici cureranno la gestione a 360° della società. Non hanno il fascino, né i piedi o i trofei in bacheca, di Zizou, ma vantano in ogni caso una lunga militanza in bianconero. Ricci, arrivato alla Vecchia Signora nel 2003 con l'incarico di marketing manager e, nel 2008, di head of partnership, è tornato a Torino nel marzo 2015 dopo una breve esperienza come direttore commerciale all'Inter per assumere il ruolo di head of global partnerships and corporate revenues e, nel 2016, di co-chief revenue officer. Datato e in continua ascesa anche il percorso di Re. Alla Juve dal 2000 per occuparsi della contrattualistica commerciale, dal 2001 inizia a collaborare con il CFO nell'ambito delle attività di Investor Relations partecipando attivamente al processo di quotazione in Borsa della Società. Dieci anni dopo diventa il responsabile della Pianificazione e del Controllo di Gestione con la carica di Head of Finance ed è nominato dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Toccherà a loro raccogliere il testimone di Aldo Mazzia, l'altro ad ai saluti, assenza pesante – oltre a quella di Marotta – nella lista dei candidati diramata da Exor per il rinnovo del CdA, in programma il prossimo 25 ottobre. Cambiano gli uomini, ma non le strategie del presidente bianconero, che ha spinto per una evoluzione più che per una rivoluzione "in continuità con il recente passato".  Se al momento dell'insediamento di Agnelli l'obiettivo dichiarato era quello tornare a primeggiare in Italia, l'asticella adesso si sposta sull'Europa, per riuscire "a competere con squadre leggermente davanti a noi dal punto di vista dei ricavi". La palla ora passa a Re, Ricci e Paratici, manager giovani, pronti e preparati per le "sfide ambiziose, pari se non superiori a quelle del 2010" che il club dovrà saper fronteggiare. Perché i successi di una squadra in campo passano anche, se non prima, da ciò che accade dietro una scrivania. La missione della nuova 'linea verde' della Juve inizia da qui.
 

 

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