Il 31 maggio scadrà la clausola da 8 milioni di euro presente nel contratto del tecnico: resterà o andrà via?
Segnatevi questa data: 31 maggio 2018. In quel giorno scadrà la clausola da 8 milioni di euro presente nel contratto di Maurizio Sarri, esercitabile da qualsiasi club voglia ingaggiare il tecnico toscano. Resta o va via? A Napoli ormai non si parla d'altro, complice una lotta scudetto ormai sfumata del tutto col colpo di testa di De Silvestri nel pomeriggio di Fuorigrotta e costato il -6 dalla Juventus, a cui basterà un pareggio in due partite per laurearsi campione d'Italia per la settima volta consecutiva.
I DUBBI DI SARRI – Pareggio col Torino a parte, anche ieri in conferenza stampa gran parte delle domande sono state incentrate sul futuro del tecnico toscano, che non si è sbilanciato troppo sulla sua decisione finale: "Pensiamo alle ultime due gare con Sampdoria e Crotone, aspettiamo la fine del campionato e poi parlerò col presidente. Voglio capire chi andrà via e chi resterà, poi decideremo", ha ribadito Sarri, che si è poi soffermato sul grande affetto ricevuto dal pubblico del San Paolo: "Quello che ti fa vivere questo popolo è unico e può incidere sia in positivo, ma anche in negativo. Avendo da fare altri cicli ci potrebbero essere momenti di difficoltà e si può avere paura che tutto questo possa finire".
NODO PROGETTO – Ed eccolo dunque il nodo su cui Sarri e De Laurentiis sembrano avere più punti di rottura che di contatto. Non tanto la questione economica (la proposta da 3,5 milioni di euro a stagione è sul tavolo da oltre due mesi), quanto l'eventualità di cedere pezzi importanti nella prossima sessione di mercato. Il primo segnale è stato il non-rinnovo a Pepe Reina, suo fedelissimo ed uomo spogliatoio, che ha già firmato per il Milan che nel frattempo sta sondando anche Callejon (altro pilastro), sul quale c'è anche l'Atletico Madrid pronto a pagare la clausola di 23 milioni. Altro titolarissimo con clausola appetibile è Dries Mertens, che piace molto in Premier al pari di Koulibaly, Hysaj e Jorginho, guarda caso altri tre uomini fedeli a Sarri e che proprio sotto la sua gestione sono migliorati esponenzialmente negli ultimi tre anni.
LE ALTERNATIVE – Tra clausole e cessioni illustri il Napoli della prossima stagione potrebbe avere un volto del tutto diverso a quello di quest'anno, ed è proprio di questo che parleranno De Laurentiis e Sarri subito dopo l'ultima gara di campionato, il 20 maggio col Crotone. Da lì ci saranno dieci giorni per decidere il futuro, da programmare insieme oppure ognuno per sé. In caso di divorzio l'alternativa più plausibile resta quella di Giampaolo, che garantirebbe continuità nel progetto (tornando al 4-3-1-2 del primo Sarri versione Empoli) e buona esperienza nella massima serie, complici gli ottimi risultati raggiunti in queste due stagioni alla Sampdoria. Sullo sfondo restano le piste che portano ad Ancelotti (costi elevati), Benitez (ritorno difficile), Conte (piace al presidente, ma è bloccato dal Chelsea) e Fonseca dello Shakhtar, tutte ipotesi che stuzzicano la fantasia dei tifosi ma si scontrano con difficoltà logistiche non di poco conto. Per adesso non resta che aspettare 24 giorni: poco più di tre settimane e tutto sarà deciso.
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