Ritmo pazzesco degli uomini di Inzaghi. Un rigore molto generoso per il Salisburg, fa innervosire tutti. Ma nella ripresa i biancocelesti dominano. Magia di tacco di Parolo
Grinta, tattica e tanta qualità con uno stadio caldissimo che spinge i propri giocatori verso l'obiettivo semifinale europea. La Lazio sorride e supera nei quarti di Europa League il Salisburgo per 4-2: un poker che ha il volto di Simone Inzaghi, bravo nel preparare la gara e nell'inserire al momento giusto Anderson (autore del terzo gol).
Nel primo tempo Lulic apre le danze, poi Berisha sigla il pari su un rigore molto discusso. Nella ripresa sale in cattedra Parolo, che di tacco fa esplodere l'Olimpico. E se Minamino gela i tifosi di casa, Anderson e Immobile siglano un 4-2 che dà grande morale per il finale di stagione.
Nelle formazioni iniziali biancocelesti con il solito 3-5-2 e Alberto che supporta Immobile: tra gli austriaci Marco Rose si affida al tandem offensivo composto da Dabbur e Gulbrandsen, mentre sulle corsie esterne ecco Haidara e Berisha. Gli ospiti partono con un buon possesso palla in avvio e cercano Dabbur, ma Luiz Felipe fa buona guardia. La Lazio è pronta a ripartire: prima Luis Alberto dribbla tre uomini ma non trova il cross giusto mentre Immobile sparacchia alto da posizione molto decentrata. Già all'8 però Lulic fa esplodere l'Olimpico: azione sulla destra di Basta che crossa basso in mezzo con il bosniaco che infila Walke da pochi passi. Le Lattine di Salisburgo provano a replicare con Gulbrandsen, ma Strakosha è attento. Mettendo da parte l'urlo di capitan Lulic, nei primi venti minuti meglio sicuramente le difese con Ramalho e De Vrij che in più di un frangente chiudono su Immobile e sul guizzante Dabbur, bomber degli austriaci.
LE PAGELLE DI LAZIO-SALISBURGO
Al 30' diventa protagonista il direttore di gara Hategan, che assegna un rigore molto, molto, discutibile agli ospiti. Su un cross da destra Basta, quasi di spalle, sbraccia Dabbur e l'arbitro rumeno (senza Var ma grazie all'addizionale) opta per il penalty. Tra i fischi dell'Olimpico Berisha freddissimo realizza l'1-1. Lo stadio è una bolgia, soprattutto dopo che Immobile cade in area austriaca su trattenuta di Haidara: per Hategan è tutto regolare. Al 38' i biancocelesti si divorano un'occasione enorme, con il bomber campano che lanciato da Leiva si scontra con Milinkovic e calcia malamente da posizione d'oro. Prima dell'intervallo Inzaghi ha un altro motivo per recriminare perché lo stesso talento serbo sciupa il 2-1 spedendo a lato di testa un cross cioccolatino di Lulic. Il primo tempo horror di Hategan però non finisce qui: il fischietto romeno giudica non da rigore anche un contatto assai dubbio in area tra Ramalho e Alberto. Il parziale si chiude tra le proteste furenti dei padroni di casa, placati a fatica dal mister laziale.
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