Continua la guerra senza esclusione di colpi tra i due allenatori

E' ormai guerra aperta fra Antonio Conte e Jose Mourinho, i tecnici di Chelsea e Manchester United continuano a lanciarsi frecciate ed accuse a distanza durante le rispettive conferenze stampa. L'ultimo capitolo è una velenosa dichiarazione dello Special One, dopo il successo in Fa Cup dei Red Devils sul Derby County, in cui ha ricordato la squalifica subita in Italia da Conte per il calcioscommesse. Mourinho ha voluto così rispondere alle precedenti affermazioni di Conte, che aveva a sua volta parlato di "demenza senile" riferendosi al rivale che si lamentava per il modo esagitato "da pagliaccio" di stare in panchina dello stesso Conte e di Jurgen Klopp.

Inizialmente, Mourinho è sembrato voler comprendere la reazione di Conte, pur senza mai citarlo per nome, sostenendo che i media in qualche modo hanno travisato le sue parole. "Mi è stato chiesto della mia passione e io ho parlato di me stesso, poi la questione si è spostata sul manager del Chelsea come se io avessi detto che si comporta come un clown. Probabilmente il giornalista voleva dirlo, ma non ha avuto il coraggio e così ha scritto che 'Mourinho ha detto che (Conte) si è comportato come un clown'. Non biasimo il manager del Chelsea e capisco la sua reazione. Ma io parlavo di me stesso, dicendo che non ho bisogno di comportarmi come un pagliaccio per mostrare passione".

Mourinho ha ribadito di non aver perso la passione di stare in panchina, anche senza più quei comportamenti che lo hanno reso celebre in passato. "E' vero ho festeggiato gol correndo per 50 metri, ho festeggiato gol scivolando sulle mie ginocchia o saltando in mezzo al pubblico. Ma io non mi sono liberato di queste cose, soprattutto se abbiamo segnato un gol vittoria in un momento specifico, non mi sono liberato dall'avere reazioni fuori controllo", ha detto lo Special One. "Quello che stavo cercando di dire è che mi mi sono comportato male un paio di volte in passato, ma in questo momento riesco a controllarmi meglio. Ma questo non significa che la mia passione non sia la stessa", ha aggiunto.

Poi è arrivata la stoccata, pesante, nei confronti di Conte. "Quello che non mi è mai successo e non accadrà mai è di essere squalificato per calcioscommesse", le parole di Mou che poi ha ribadito: "Non è mai successo e non accadrà mai". L'attuale manager del Chelsea è stato assolto in sede penale dalle accuse di frode sportiva nel 2016. I pubblici ministeri avevano chiesto una condanna di sei mesi per omessa denuncia di un episodio legato al calcioscommesse quando era l'allenatore del Siena in Serie B nel 2011. Per la stessa vicenda, però, Conte aveva subito una squalifica di quattro mesi nel 2012. L'ex ct della Nazionale ha sempre negato qualsiasi illecito. Quando hanno chiesto a Mourinho se l'accusa era rivolta a Conte, lo Special One ha replicato: "E lui che l'ha fatto? Non io".

Questo botta e risposta è stato solo l'ultimo di una serie di episodi accaduti da quando Conte è arrivato in Inghilterra per allenare il Chelsea, squadra in passato guidata anche dal tecnico portoghese. Tutto è iniziato il 23 ottobre 2016 quando il Chelsea di Conte travolse per 4-0 lo United a Stamford Bridge con Mou che a fine gara si avvicinò al collega per sussurargli qualcosa all'orecchio. Il tecnico portoghese non aveva gardito l'umiliazione e il modo di festeggiare del tecnico italiano. Dal quel momento tra i due non corre buon sangue e si sono succedute frecciate a distanza una dopo l'altra. Due giorni fa Mou aveva fatto riferimento ancora ai comportamenti in panchina del rivale e ieri Conte non le ha mandate a dire.

"Io un clown in panchina? Penso debba guardare a come era in passato, forse stava parlando di se stesso", ha detto l'ex allenatore della Juve. "Forse a volte qualcuno dimentica quello che era in passato, i suoi comportamenti. A volte c'è come… non so il nome – 'demenza senile (in italiano, ndr)' – quando ci si dimentica che quello che si è fatto in passato", ha replicato ancora il tecnico italiano. Infine Conte a chi gli ha chiesto se è infastidito dai continui commenti di Mourinho sui suoi atteggiamenti, ha replicato: "C'è una persona che continua a guardare qui. Se ne è andato, ma continua a guardare qui". Sulla vicenda ha preso le distanze il Chelsea, che ha provato a placare la polemica sostenendo che Conte volesse parlare solo di semplice "amnesia". Ma ormai la frittata era fatta e ieri sera è arrivata la replica dello Special One. Oggi il Chelsea scenderà in campo alle 18.30 contro il Norwich e si attendono sviluppi.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata