I bianconeri centrano così la terza vittoria nelle ultime quattro gare e scavalcano l'Inter portandosi al secondo posto in classifica

Con una prestazione autorevole da squadra che non dà l'impressione di voler abdicare la Juventus passeggia al 'Dall'Ara' regolando 3-0 il Bologna in una gara mai in discussione chiusa dopo poco più di mezz'ora dai campioni d'Italia. I bianconeri centrano così la terza vittoria nelle ultime quattro gare e scavalcano l'Inter portandosi al secondo posto in classifica a un punto dalla capolista Napoli. Ancora priva del suo faro Dybala la Juve trova l'uomo risolutore in Miralem Pjanic, sempre più architrave del centrocampo. Un calcio di punizione e uno splendido assist del bosniaco per il raddoppio di Mandzukic regalano un pomeriggio di relativa tranquillità a Massimiliano Allegri, che si approccia nel migliore dei modi al big match del prossimo turno con la Roma.

Come lasciato intuire alla vigilia l'allenatore toscano manda in panchina per la seconda volta consecutiva Paulo Dybala. Douglas Costa, vista anche l'assenza per infortunio di Cuadrado, trova così spazio nel tridente affianco a Mandzukic e Higuain. In difesa il forfait di Chiellini rilancia dal 1' Barzagli accanto al confermatissimo Benatia. Sugli esterni agiscono da un lato De Sciglio e dall'altro Alex Sandro. In casa Bologna invece Donadoni è costretto a rinunciare a Palacio ma non rinnega il suo 4-3-3. Il giovane Okwonkwo viene buttato nella mischia dal 1' nel tridente formato da Destro e Verdi.

L'aggressività dei padroni di casa, reduci da tre risultati utili consecutivi, non dura che un battito di ciglia. Poi la Juve inizia pian piano a prendere campo. Senza forzare i ritmi, senza mettere eccessivamente sotto pressione la retroguardia dei felsinei. Ma in maniera perpetua e costante, al punto che l'undici di Donadoni non riesce quasi mai a superare la linea mediana. Eccezion fatta per il 25' quando Donsah con una percussione centrale si mette in luce partendo da centrocampo e arrivando a concludere dopo un bel dribbling su Barzagli. Szczesny però non si lascia ingannare e blocca il rasoterra del ghanese. Due minuti dopo, al primo vero tentativo, gli ospiti passano. Punizione da posizione defilata di Pjanic, Mirante non trattiene e viene beffato sul proprio palo. La reazione degli emiliani non si vede e la Juve, senza dare l'idea di premere troppo sull'acceleratore, ne approfitta per raddoppiare e mettere in cassaforte i tre punti. Pjanic al 36' con una magia vede l'inserimento di Mandzukic, che stoppa di petto mettendo fuori causa Mbaye per poi trafiggere Mirante con un diagonale sinistro perfetto.

Il Bologna timido e impacciato dei primi 45 minuti non cambia pelle nella ripresa, nonostante il tentativo di Donadoni di mischiare le carte in tavola inserendo Petkovic al posto di uno spento Destro. La Juve si limita a far girare palla, senza andare fuori giri, risparmiando le energie in vista dei prossimi impegni. Al 10' in uno dei rari sussulti dei padroni di casa Okwonkwo in girata colpisce debolmente favorendo il facile intervento di Szczesny. La Juve non vuole rischiare e al 18' chiude definitivamente i conti. Alex Sandro crossa dalla sinistra, Helander allontana male con la palla che finisce dalle parti di Matuidi, che si coordina magnificamente e di sinistro con un tiro a incrociare cala il tris, segnando il suo primo gol in bianconero. A risultato ormai acquisito la gara assume motivo d'interesse solo per le incursioni di Paulo Dybala, inserito a un quarto d'ora dalla fine al posto di un claudicante Mandzukic, desideroso di ritrovare la via del gol. La 'Joya', così come il connazionale Higuain, ci prova in un paio di situazioni senza però riuscire a sbloccarsi. Al momento questa Juve non sembra però risentirne più di tanto.
 

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