l giovane portiere campano contestato dai supporters. Il club fa quadrato intorno al suo numero 1
Il secondo successo di Rino Gattuso sulla panchina del Milan, il 3-0 al Verona che ha qualificato i rossoneri ai quarti di finale di Coppa Italia, è passato quasi sotto silenzio visto il deflagrare del 'caso Donnarumma'. Il giovane portiere campano è stato letteralmente 'scaricato' dai tifosi che mercoledì sera lo hanno contestato duramente prima con uno striscione e poi con cori e fischi ad ogni pallone toccato. 'Violenza morale 6 milioni all'anno e l'ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene la pazienza è finita', il testo dello striscione esposto in curva. Donnarumma è apparso visibilmente scosso, come mostrato da alcune immagini tv nello spogliatoio che lo hanno visto a capo chino consolato da Bonucci.
Nella giornata, però, il numero 1 rossonero ha preso regolarmente parte alla festa di Natale del settore giovanile (in cui è stato annunciato il rinnovo di Calabria fino al 2022), dispensando sorrisi e abbracci ai tanti tifosi e piccoli calciatori presenti. In serata ha poi rotto il silenzio con un post su Instagram in replica alla accuse: "Non ho mai detto ne scritto di aver subito violenza morale quando ho firmato il contratto. Nonostante tutto guardo avanti e testa alla prossima partita.. Forza Milan!".
IL CLUB FA QUADRADO INTORNO A GIGIO. Il club ha provato a fare quadrato intorno al suo numero 1, come dimostrato dalle parole sia di Gattuso che del ds Massimiliano Mirabelli. "Si vede che non è sereno perché non è bello essere contestato. Da parte mia per quanto vale gli darò protezione", ha detto. "Io ho grande rispetto dei tifosi. Bisogna capire cosa vuole fare ma a me Gigio non ha mai detto che vuole andare via", ha aggiunto Gattuso. Ancora più esplicito Mirabelli, che ha tirato in ballo senza citarlo l'agente del giocatore Mino Raiola. "Noi possiamo parlare direttamente con Gigio, ma fino ad un certo punto. Io credo che un giorno sarà lui stesso a rendersi conto di dove sia il bene e dove il male. C'è qualche signore che sta diventando più showman che altro. Noi ci ridiamo sopra, ma non gliela faremo passare", ha dichiarato il ds.
TIFOSI CONTRO RAIOLA. E proprio sulla figura scomoda del manager italo-olandese oggi i tifosi rossoneri hanno lanciato sul web una campagna per invitare Donnarumma a lasciarlo, con tanto di hashtag #gigiomollalo. Intervenuto ad una trasmissione televisiva, uno dei capi ultrà del Milan, Giancarlo Capelli, ha detto a proposito di Donnarumma: "Dice di amare il Milan e che è attaccato al Milan, ha fatto dei gesti anche l'anno scorso a Torino ma ora noi vogliamo chiarezza". Quindi l'invito a lasciare Raiola: "Questa è la prima cosa, perché mi risulta che sia sempre il procuratore a parlare. Ora è Donnarumma che deve prendere la sua decisione. Però ora basta chiacchiere, servono i fatti". La sensazione, comunque, è che ormai qualcosa si sia rotto nel rapporto fra Donnarumma e il Milan, se non sarà già a gennaio è possibile che in estate sia proprio la cessione del portiere a consentire al club rossonero di restare all'interno dei paletti del fair play finanziario.
ATTESA PER SENTENZA UEFA. Proprio la sentenza della Uefa sul voluntary agreement è l'altra 'spada di damocle' che pende sulla testa del Milan. Attesa fra oggi e domani, in caso di esito negativo potrebbe costringere il club rossonero ad una 'robusta cura dimagrante' in estate, soprattutto se non dovesse arrivare la qualificazione alle coppe europee. In caso di 'no' dell'Uefa al voluntary, infatti, scatterebbe il settlement agreement con condizioni più severe e restrittive anche sulla capacità di operare sul mercato.
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