Vittoria in Coppa Italia con le reti di Suso, Romagnoli e Cutrone. Il portiere duramente contestato per le voci di cessione
IIl Milan supera l'ostacolo Verona e si regala il derby con l'Inter nei quarti di Coppa Italia. La formazione di Gattuso si impone 3-0 sulla squadra di Pecchia nella fredda serata di San Siro: a decidere il risultato le reti di Suso, Romagnoli e Cutrone. Vittoria meritata per i rossoneri che fanno valere la loro superiorità tecnica e rischiano davvero poco in difesa, complice un avversario incapace di creare veri pericoli. E un risultato che permette a Gattuso di dare continuità al successo sul Bologna ed inietta serenità in un ambiente scosso dal nuovo caso Donnarumma, ancora una volta al centro di tensioni con la società. Come prevedibile il portiere è stato accolto dai non moltissimi tifosi presenti a San Siro con fischi ed insulti. La Curva ha srotolato, prima del match, uno striscione con la scritta 'Violenza morale 6 milioni all'anno e l'ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene la pazienza è finita'. Il ragazzo ci è rimasto male ed è stato visto seduto in panchina consolato da Leo Bonucci.
Per l'occasione Gattuso torna al 4-3-3, in avanti guida il trio Suso-André Silva-Cutrone. Rossoneri avanti al 23'. Sugli sviluppi di un angolo, Suso lascia partire dalla trequarti di destra il cross che non tocca nessuno: la traiettoria del pallone inganna Silvestri e lo supera a fil di palo. Cerca subito la reazione il Verona con un diagonale di Zuculini respinta da Donnarumma. I rossoneri sfiorano il raddoppio con Cutrone, chiuso in uscita da Silvestri. Il 2-0 si concretizza alla mezz'ora: Bonaventura serve André Silva che dal fondo al volo mette in mezzo per la deviazione sottoporta di Romagnoli.
Strada in discesa per i rossoneri, ancora pericolosi prima dell'intevallo con il tentativo di Cutrone sventato in angolo dal portiere del Verona. Nella ripresa Pecchia ridisegna i gialloblù con il 4-3-3 e la sua squadra si fa vedere con un sinistro in girata di Fossati, fuori di poco. Al 10' il Milan chiude definitivamente i giochi con la deviazione di testa di Cutrone sul pallone messo in mezzo da Suso.
Proprio lo spagnolo, salutato con la standing ovation di San Siro, lascia poco dopo spazio a Borini mentre Antonelli rileva Bonaventura. Successivamente Montolivo prende il posto di Biglia. Con il Verona ormai rassegnato, la gara non ha più molto da dire. Ci prova un paio di volte Kessié, senza inquadrare lo specchio. Sfortunato poi Biglia che timbra la traversa con un destro da fuori. Il risultato non cambia più ed arriva un successo che consente ai rossoneri un pieno di fiducia. E a confermarlo, i cori rivolti a Gattuso e al resto dei giocatori. Escluso, nemmeno a dirlo, Donnarumma.
E nel dopopartita torna il caso del portiere che alcune voci di mercato vogliono in partenza a gennaio. Interviene Rino Gatturo: "Si sta facendo passare questo ragazzo come un mostro per questa storia del contratto e non se lo merita perché è un ragazzo che hai dei valori incredibili è uno che si fa volere bene all'interno dello spogliatoio".
E il Ds del Milan, Massimiliano Mirabelli si fa vivo su Twitter: "Non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Se qualche giocatore vuole essere ceduto deve dircelo, ma dev'essere accontentata la società. Donnarumma è un ragazzo eccezionale, non ha mai espresso la volontà di andare via. Tuteleremo sempre il Milan".
"Noi possiamo parlare direttamente con Gigio, ma fino ad un certo punto. Io credo che un giorno sarà lui stesso a rendersi conto di dove sia il bene e dove il male. C'è qualche signore che sta diventando più showman che altro. Noi ci ridiamo sopra, ma non gliela faremo passare", aggiunge ancora a Milan Tv Mirabelli. "Gigio non ha mai espresso la volontà di andare via, se no non avrebbe mai rinnovato fino al 2021. Certamente c'è qualche signore che magari sta provando ad organizzare qualcosa ad arte, ma noi tuteleremo il Milan in ogni sede". "Mi dispiace per i fischi dei tifosi verso Donnarumma. Quello che posso chiedere a loro è di fischiare i nostri avversari, non i nostri giocatori. È vero che Donnarumma è un ragazzo maggiorenne, ma è molto giovane. Non tutte le colpe sono sue. Noi lo tuteleremo sempre, è un nostro patrimonio. Sappiamo da dove viene il male, e speriamo nei prossimi mesi di risolvere il problema".
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