Una delusione grandissima, al termine di una partita giocata con grande cuore ma poca testa e soprattutto qualità
Per la terza volta nella sua storia l'Italia non parteciperà ai Campionati del Mondo di calcio. Il pareggio per 0-0 allo stadio Meazza nel ritorno dei playoff qualifica la Svezia in virtù dell'1-0 ottenuto nella gara di andata a Solna.
Una delusione grandissima, al termine di una partita giocata con grande cuore ma poca testa e soprattutto qualità. Il dato di fatto inequivocabile è che in 180' minuti l'Italia non è riuscita a segnare un gol a una squadra, quella svedese, quadrata e ben messa in campo, ma nulla di più. Sul banco degli imputati ovviamente il commissario tecnico Gian Piero Ventura, travolto da cori offensivi e dalle urla dei tifosi dello stadio al termine della partita.
La sua avventura alla guida dell'Italia probabilmente finisce qui. Non è bastata la spinta del Mezza a spingere gli Azzurri alla vittoria, a parte il rammarico per qualche episodio dubbio e qualche occasioni nella ripresa, ancora una volta la prestazione dell'Italia non è stata all'altezza della sua storia e del suo blasone. Alla fine restano solo le lacrime di delusione di Buffon, che chiude qui la sua straordinaria parabola con la maglia della Nazionale senza riuscire a stabilire il record di sei mondiali disputati. San Siro caldissimo, con 74mila tifosi scatenati a spingere gli Azzurri. Confermate le indiscrezioni della vigilia, Gian Piero Ventura riparte dal 3-5-2: linea difensiva con Buffon in porta; Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Le novità a centrocampo con Jorginho che farà l'esordio ufficiale in maglia azzurra, poi Parolo e Florenzi. Sulle fasce Candreva e Darmian. In attacco l'altra novità è Gabbiadini al fianco di Immobile con Insigne in panchina. Nella Svezia, rispetto alla gara di Solna, le uniche novità sono il rientro di Lustig in difesa al posto di Kraft e la promozione a titolare di Johansson al posto dell'acciaccato Ekdal.
Avvio veemente degli Azzurri, che si riversano subito nella metà campo svedese. Il ritmo impresso alla gara è decisamente diverso rispetto a quello dell'andata. La partita è vibrante: dopo otto minuti episodio dubbio in area svedese, con Parolo che entra in contatto con Augustinsson. Le immagini tv sembrano sconfessare l'arbitro Lahoz che lascia proseguire.
Poco dopo un episodio dubbio anche in area azzurra, con un possibile tocco di mani di Darmian. Anche in questo caso le immagini sembrano dar torto al direttore di gara. Dopo una buona occasione fallita da Immobile, tiro sull'esterno della rete da posizione defilatissima, la Svezia deve sostituire Johansson per infortunio. Al posto dell'autore del gol dell'andata entra Svensson.
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