La questione della gradinata Sud riaperta nonostante le sanzioni. Tavecchio: "Comportamento censurabile". Lotito e la società rischiano
Pur su due binari differenti i treni della giustizia ordinaria e di quella sportiva corrono veloci. Il clamore scatenato a livello nazionale e internazionale dagli atti antisemiti compiuti da alcuni supporter della Lazio necessita di una risposta pronta. Le immagini di Anna Frank con la maglia della Roma hanno fatto il giro del mondo scatenando indignazione.
Oggi sono stati iscritti dalla procura di Roma, nel fascicolo per istigazione all'odio razziale, 12 degli ultras biancocelesti identificati dalla polizia come responsabili dell'affissione degli adesivi. Tra le posizioni più gravi, quella di un 46enne con molti precedenti penali e tre daspo a carico, l'ultimo dei quali, di 5 anni, finito nel 2013 e quella di un 53enne il cui daspo è terminato lo scorso anno. Sul fronte sportivo invece, la procura della Figc ha chiuso le indagini.
A quanto si apprende, il procuratore federale Giuseppe Pecoraro avrebbe contestato al presidente della Lazio, Claudio Lotito ed al club la violazione dell'articolo 1 bis (lealtà sportiva) e dell'articolo 11 (comportamenti discriminatori) del codice di giustizia sportiva. In particolar modo a destare clamore è la presunta elusione dal parte del club della squalifica della curva nord, chiusa per cori razzisti, aprendo il settore sud, 'casa' dei tifosi della Roma nelle loro gare interne. Proprio su questo punto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, usa parole dure. "Ogni provvedimento che tende ad eludere una sanzione è censurabile", dichiara. "Alla federazione – dice ancora – non competono il controllo della biglietteria e della location dove viene organizzato lo spettacolo. Subito dopo abbiamo comunicato alla procura federale i fatti che ci sono stati resi noti dall'esterno. Il procuratore ha aperto due indagini e penso che nel corso della prossima settimana arriveranno dove devono andare".
Allo stesso tempo il numero uno del calcio italiano, che sottolinea il buon risultato ottenuto con l'iniziativa di far leggere un passo del diario di Anna Frank prima delle partite giocate mercoledì, precisa che il presidente, la federazione e la lega "non erano stati informati" dell'iniziativa decisa dal club biancoceleste per la partita contro il Cagliari. In ogni caso, comunque, a chi gli chiede quale sia l'organo che doveva valutare ed eventualmente obiettare sulla decisione della Lazio il numero uno di Via Allegri risponde che: "se ci sono provvedimenti di ordine pubblico competono all'Osservatorio". Quelli di "altra natura" invece competono alla procura federale "ma solo dopo che si sono verificati".
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