Una gara ricca di emozioni

Milano, 20 set. (LaPresse) – E' un Toro in formato Europa (seconda vittoria di fila in trasferta e quinto posto in solitaria) quello che espugna la 'Dacia Arena' battendo 3-2 l'Udinese al termine di una gara ricca di emozioni che, seppur con qualche sofferenza di troppo nel finale, i granata hanno meritato di vincere. Sono ancora una volta gli attaccanti, su tutti Belotti e Ljajic, a trascinare la squadra di Mihajlovic, che si presenta così tirata a lucido in vista del derby di sabato sera all'Allianz Stadium contro la Juventus. Ko pesante invece per i friulani, alla quarta sconfitta in cinque gare. I bianconeri si sono svegliati tardi e hanno pagato a caro prezzo gli errori individuali e le disattenzioni difensive. Mihajlovic cambia qualcosa soprattutto in difesa.

Come annunciato in conferenza stampa il giovane brasiliano Lyanco gioca al centro della difesa insieme a N'Koulou. Sugli esterni spazio ad Ansaldi da un lato e Molinaro dall'altro, con Barreca out e De Silvestri che si accomoda in panchina. Davanti invece il tecnico granata punta sui titolarissimi, con Iago-Ljajic-Niang dietro l'unica punta Belotti. Si affida a un 4-1-4-1 guardingo invece Gigi Delneri. Il grande ex Maxi Lopez viene supportato in fase di possesso da Lasagna e De Paul. Hallfredsson agisce da schermo davanti alla difesa composta da Larsen e Pezzella sugli esterni, con Danilo e Nuytinck coppia centrale.

L'equilibrio si spezza appena dopo dieci minuti. I granata ripartono in contropiede: Ljajic tenta la soluzione da fuori area, Scuffet non trattiene e Belotti ringrazia, segnando da due passi sulla ribattuta. La reazione dei friulani è rabbiosa. Niang perde palla in proiezione offensiva, i padroni di casa ripartono velocemente con De Paul che scodella in mezzo per Lasagna, che in spaccata manda a lato da posizione favorevole. Tre minuti dopo, al 15', Maxi Lopez con una magia lascia sul posto N'Koulou, ma la sua conclusione non sorprende l'attento Sirigu. L'Udinese sciupa, il Toro no. E al secondo vero affondo raddoppia.

Hallfredsson perde un brutto pallone sulla tre quarti, la palla finisce a Belotti che crossa in mezzo trovando la deviazione beffarda proprio dell'islandese, che infila la sfera nella propria porta. La rete del 2-0 taglia le gambe all'undici di Delneri, che fatica a reagire diversamente da quanto avvenuto dopo il vantaggio di Belotti. Al 39' il 'Gallo' sbaglia tutto calciando malissimo dopo la pregevole azione personale di Iago Falquè. Ben più pericoloso il diagonale del numero nove granata al 43', a lato di un niente sull'invenzione di Ljajic. Nella ripresa i padroni di casa, forse spronati dai fischi della 'Dacia Arena' al termine dei primi 45', scendono in campo con tutto un altro piglio. Al 2' N'Koulou e Lyanco non si capiscono, il neo entrato Jankto ne approfitta e viene atterrato in area dal camerunense.

Dal dischetto De Paul non sbaglia e riapre i giochi. Il Toro non si scompone e torna a premere dalle parti di Scuffet. Al 7' Iago Falque trasforma un pallone che sembrava perso in un cross interessante che Belotti raccoglie al volo. Strepitosa la coordinazione dell'attaccante così come la risposta del portiere friulano, che riscatta l'errore dell'1-0. Al 18' l'estremo difensore chiude a doppia mandata la porta respingendo il tentativo di Iago Falquè. Sul pallone opposto Sirigu non è da meno sul tiro di De Paul, invitato alla conclusione dall'energico Jankto, che ha cambiato volto all'Udinese nella ripresa. Al 22' però i granata calano il tris.

Dopo una prima occasione di Belotti bloccata ancora da Scuffet, sul proseguimento dell'azione la palla finisce a Ljajic, che con un colpo da biliardo trova un angolo impossibile calciando sul palo più lontano. Partita chiusa? Non esattamente. Al 29' infatti la deviazione sporca di petto di Lasagna sul tiro da fuori di De Paul mette fuori causa Sirigu e riporta nuovamente sotto i padroni di casa. Nel quarto d'ora finale l'Udinese si getta in attacco ma il Toro, pur con il brivido nel finale per un salvataggio di Ansaldi sul tiro di Jankto, porta a casa tre punti sofferti ma quanto mai importanti. 

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