E' una maglia che "porta con sé un senso di responsabilità grande, un senso di appartenenza alla storia di questo club"

"La numero 10 è una maglia speciale, è un onore indossarla". Queste le parole di Paulo Dybala, che, in un post su Instagram, posa con la sua nuova maglia numero 10 della Juventus. "Quando mi hanno chiesto di cambiare il mio numero di maglia mi sono fermato a pensare se fosse giusto lasciare il 21 che è stato per me – e ancora lo sarà in Nazionale – un numero a cui tengo tanto, che mi ha fatto alzare tanti trofei, che è appartenuto a top player come Zidane e Pirlo", scrive la Joya. "Ma la numero 10 è una maglia speciale, è un onore indossarla, porta con sé un senso di responsabilità grande, un senso di appartenenza alla storia di un club come la Juventus Fc", sontinua Dybala.

 

 

"Quando mi hanno chiesto di cambiare il mio numero di maglia mi sono fermato a pensare se fosse giusto lasciare il 21 che e' stato per me – e ancora lo sara' in Nazionale – un numero a cui tengo tanto, che mi ha fatto alzare tanti trofei, che e' appartenuto a top player come Zidane e Pirlo. Ma la numero 10 e' una maglia speciale, e' un onore indossarla, porta con se' un senso di responsabilità grande, un senso di appartenenza alla storia di un club come la Juventus Fc. E' stata sulle spalle di tantissimi campioni bianconeri: Omar Sivori, Michel Platini, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Carlos Tevez, Paul Pogba. Per questo per me oggi avere la maglia numero 10 addosso, sulla mia pelle, non solo e' un sogno che si realizza, sin da quando ero bambino, ma e' anche un impegno sempre più grande che sento dentro di me a portare la mia squadra alla vittoria in ogni partita, in ogni competizione, per ogni trofeo". Paulo Dybala 10

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"E' stata sulle spalle di tantissimi campioni bianconeri: Omar Sivori, Michel Platini, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Carlos Tevez, Paul Pogba", ricorda Dybala. "Per questo per me oggi avere la maglia numero 10 addosso, sulla mia pelle, non solo è un sogno che si realizza, sin da quando ero bambino, ma è anche un impegno sempre più grande che sento dentro di me a portare la mia squadra alla vittoria in ogni partita, in ogni competizione, per ogni trofeo", conclude.

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