I rossoneri ora si ritrovano al settimo posto, e i fantasmi di un'altra stagione senza coppe tornano ad affiorare dalle parti di Milanello

Harakiri Milan. I rossoneri non vanno oltre l'1-1 in casa del Pescara fanalino di coda della Serie A. Un mezzo passo falso pesante che potrebbe influire non poco nella corsa all'Europa, con Atalanta e Lazio sempre più distanziate e con l'Inter, impegnata domani sera con la Sampdoria, comunque avanti con una partita in meno. Il Milan ora si ritrova al settimo posto, e i fantasmi di un'altra stagione senza coppe tornano ad affiorare dalle parti di Milanello. Il grave errore che porta al vantaggio abruzzese (retropassaggio di Paletta e liscio di Donnarumma) è la perfetta sintesi della partita dei rossoneri: storta, nata sotto una cattiva stella e che la rete di Pasalic in chiusura di primo tempo non è riuscita a raddrizzare del tutto. Non vanno però tolti meriti a un Pescara coraggioso, ben messo in campo e capace di restare in gara per tutti e 90 i minuti. Per gli abruzzesi la salvezza resta impresa ardua, ma – in una stagione avara di soddisfazioni – la squadra di Zeman è riuscita a regalare un sorriso al proprio pubblico. Uscendo dal campo a testa altissima.

Montella consegna le chiavi del centrocampo a Sosa, affiancato da Pasalic da una parte e da Mati Fernandez dall'altra. Panchina per Kucka. In difesa la novità è Calabria, preferito a De Sciglio sulla corsia destra. Dalla parte opposta Zeman punta su Fiorillo tra i pali e sul tridente offensivo composto da Benali, Bahebeck e Caprari. L'avvio veemente dei padroni di casa sorprende il Milan. Che si complica ulteriormente la vita al 12'. Retropassaggio sciagurato di Paletti e 'liscio' di Donnarumma, con la palla che finisce in rete tra l'incredulità generale. Il Pescara si ritrova in vantaggio a sorpresa e gli ospiti accusano il colpo. L'undici di Zeman infatti si difende con ordine (al 17' Zampano è provvidenziale nella chiusura su Ocampos) e chiude tutti gli spazi alla squadra di Montella, che non riesce a trovare il bandolo della matassa. Il primo squillo del Milan arriva infatti solo al 38' e porta la firma di Ocampos, con un colpo di testa a lato non di molto. Al 42' però gli ospiti trovano il pari al termine di un'azione convulsa in area. Deulofeu mette la freccia, Fiorillo si immola ma su un rimpallo successivo la palla finisce nei pressi di Pasalic che dal cuore dell'area di rigore firma l'1-1.

Nella ripresa ci si aspetta un Milan all'arrembaggio. E invece gli ospiti palesano le stesse difficoltà incontrate nei primi 45 minuti di gioco. Eccezion fatta per una conclusione di Sosa al 12' che sfiora il palo, i rossoneri non riescono a mettere alle corde il Pescara, che si difende e ribatte colpo su colpo (come al 14' su un bolide di Bovo deviato in corner). Montella avverte le difficoltà della sua squadra e inserisce prima l'ex di turno Lapadula (per uno spento Bacca) e poco dopo Locatelli per Sosa. Nel quarto d'ora finale entrambe le squadre provano a vincere. I padroni di casa con un tentativo di Benali sul primo palo deviato in corner da Lapadula, gli ospiti con un tiro a botta sicura di Lapadula respinto da Fiorillo con i piedi. Il finale è tutto di marca rossonera. Al 41' sul cross di Calabria Romagnoli salta più in alto di tutti ma il suo colpo di testa si stampa contro il palo. Poco dopo è Kucka, l'ultima carta giocata da Montella, a calciare male vanificando una buona occasione. In pieno recupero infine è solo un intervento in scivolata di Campagnaro a stoppare la conclusione, destinata con ogni probabilità a finire in rete, di Lapadula. Il Milan esce così dall'Adriatico di Pescara con un solo punticino che complica terribilmente la rincorsa verso l'Europa League.

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