Entrambi i club hanno condannato la vicenda
Pomeriggio di paura per alcuni dirigenti dell'Hellas Verona, oggi al seguito della squadra impegnata sul campo dell'Avellino. A denunciarlo, lo stesso club gialloblù in una nota. L'Hellas, si legge, "condanna con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal 'Partenio' di Avellino, in seguito ad un vero è proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il presidente gialloblù, Maurizio Setti, il direttore operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un' altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona. Nonostante l'aggressione ed i danni alla vettura, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore".
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"Episodio deplorevole per quella che – prosegue il club gialloblù – dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma". Il Verona "comunica inoltre che affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili". Immediata la solidarietà del club irpino, che in un comunicato "condanna fermamente l'aggressione". "Un gesto vile, da parte di ignoti, che rovina una giornata di sport e che deve far riflettere tutti", scrive l'Avellino. "Il presidente Walter Taccone, il presidente onorario Michele Gubitosa, i dirigenti biancoverdi, amareggiati e sorpresi dall'accaduto, hanno subito mostrato concreta e sincera solidarietà nei confronti dei dirigenti scaligeri, sin dal loro arrivo allo stadio. Questa società, nel rimarcare in modo netto la propria condanna in merito a quanto accaduto, prende altresì le distanze dal violento episodio che mina la filosofia di assoluta sportività del club e che non rappresenta minimamente lo spirito e l'identità degli sportivi irpini". "Un'aggressione – conclude il comunicato – da parte di violenti che nulla hanno a che fare con la sana tifoseria biancoverde, che si è sempre distinta per un comportamento civile e corretto, esprimendo valori di fedeltà, sportività e lealtà che non possono essere intaccati da questi atti di teppismo".
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