I bianconeri si riscattano dopo la partita con i viola, risultato deciso in 15'
Come avvenuto dopo le precedenti sconfitte, la Juve si riscatta immediatamente dopo il ko di Firenze e dimostra ancora una volta di essere la favorita per lo scudetto. Allo Juventus Stadium, nell'anticipo di mezzogiorno della 21/a giornata, i bianconeri di Massimiliano Allegri superano per 2-0 la Lazio al termine di una gara dominata in lungo e in largo. Un punteggio che avrebbe potuto essere anche più pesante viste le tante occasioni sciupate, soprattutto nel secondo tempo. Ci pensano ancora una volta Paulo Dybala e Gonzalo Higuain a risolvere la partita, con due gol in meno di mezzora. Per la Joya, ormai vicina al rinnovo con ingaggio da top player, è il quinto centro stagionale e che gol: un sinistro al volo di pura classe. Da autentico rapace d'area, invece, la rete numero 14 del Pipita che aggancia momentaneamente Belotti nella classifica marcatori alle spalle del capocannoniere Icardi. Lazio non pervenuta: la squadra di Inzaghi dimostra scarsa personalità, travolta dall'inizio veemente degli avversari e mai capace di rendersi pericolosa dalle parti di Buffon. Per il salto di qualità c'è ancora lavoro da fare.
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Dopo il ko di Firenze i bianconeri puntano sul fattore Stadium, dove in campionato hanno sempre vinto, per superare la Lazio e respingere l'assalto di Roma e Napoli. I biancocelesti invece mirano a rimanere attaccati al treno Champions League. Juve priva di Marchisio infortunato e degli squalificati Alex Sandro e Sturaro. Allegri schiera un modulo ultra offensivo: in difesa Lichtsteiner e Asamoah terzini, Bonucci e Chiellini centrali. A centrocampo Khedira e Pjanic, sulla trequarti Cuadrado Dybala e Mandzukic, con Higuain centravanti. Nella Lazio, Inzaghi deve fare a meno di Lulic, fermato dal giudice sportivo. In campo ancora il giovane Lombardi sulla trequarti al fianco di Felipe Anderson, unica punta Immobile. Prima della partita, in Curva Sud è comparso uno striscione con la scritta: "+39 RISPETTO" per rispondere ad alcuni cartelli inneggianti alla strage dell'Heysel comparsi la settimana scorsa intorno allo stadio Franchi di Firenze in occasione di Fiorentina-Juventus.
Pronti via e dopo meno di 5' la Juve passa in vantaggio: sponda di testa di Mandzukic per Dybala, sinistro al volo rasoterra dal limite e palla alle spalle di Marchetti. Altra perla della Joya, che replica immediatamente alle critiche dopo la prova opaca di Firenze. La Lazio è costretta subito ad alzare il baricentro, pur restando sempre molto compatta soprattutto a centrocampo. I bianconeri a loro volta, in fase di non possesso si dispongono di fatto a quattro a centrocampo con Cuadrado e Mandzukic esterni. Al secondo affondo i bianconeri raddoppiano al 16': cross di Cuadrado dalla destra, zampata vincente di Higuain e palla nel sacco. Nell'occasione dormita di De Vrij che non chiude sul taglio del Pipita. Poco prima della mezzora si fa vedere la Lazio con un destro rasoterra da fuori area di Milinkovic con palla di poco a lato. La squadra di Inzaghi inizia a spingere con maggior insistenza, costringendo nel finale di tempo la Juve sulla difensiva ma senza creare grossi rischi dalle parti di Buffon. Sono anzi i bianconeri a sfiorare il terzo gol con una deviazione di Bonucci di poco a lato su cross basso di Higuain.
Lazio più aggressiva in avvio di ripresa, spinta soprattutto da Milinkovic e Immobile. E' però ancora la Juve a sfiorare per due volte il terzo gol con Dybala, che fallisce due facili occasioni prima con un sinistro dal limite di poco a lato e poi con una deviazione di destro da centro area sempre larga. Inzaghi prova a cambiare qualcosa inserendo Djordjevic in avanti al posto di Biglia e Lukaku per Radu a sinistra. In precedenza proprio l'argentino si era reso pericoloso con un destro dai 20 metri di poco a lato. Con il passare dei minuti la Juve è sempre più in controllo della gara, con la Lazio che non si sbottona nonostante il doppio svantaggio. I bianconeri giocano bene fino alla trequarti dove peccano di imprecisione e a tratti sono troppo leziosi. Nel finale Allegri toglie Lichsteiner e Dybala mandando in campo Barzagli e Rincon per rendere più solidi centrocampo e difesa. Spazio anche per Pjaca al posto di Higuain, proprio il giovane croato si divora due facili occasioni dovendo così rimandare l'appuntamento con il primo gol in Serie A.
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