"La parola definitivamente non esiste in nazionale" ha detto il ct
"Lo dico con grande schiettezza, avrei preferito un'amichevole di spessore diverso per permettere ai giocatori di andarsi a confrontare in maniera graduale. Non credo sia la nazionale migliorare da affrontare soprattutto per fa giocare i giovani". Così il ct della nazionale Giampiero Ventura parlando in merito al test con la Germania in programma martedì a San Siro. "Parliamo della squadra più forte e organizzata di tutte le nazionali in circolazione – ha aggiunto in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano – Potrebbe essere pericoloso ma se non operi non avrai mai delle risposte, al di là del risultato è importante avere delle verifiche".
"In tanti anni di calcio ho imparato che nessuno ha mai vinto prima di giocare. E' una nazionale accessibile ma devi preparare la partita con grande attenzione per non avere sorprese". Così invece Ventura in vista della partita con il Liechtenstein valida per la qualificazione al Mondiale 2018. "Della gara con la Spagna si ricorda l'8-0 ma fino al 65' era 1-0 e non c'era stata questa miriade di palle gol", ha aggiunto l'ex allenatore del Torino.
PELLE? PAUSA DI RIFLESSIONE. "La parola definitivamente non esiste in nazionale" ha detto Ventura sulla mancata convocazione di Graziano Pellè, 'punito' per il brutto gesto nei confronti del selezionatore azzurro al momento del cambio con la Spagna. "Può essere estremamente utile fare una pausa di riflessione – ha aggiutno – Se l'avessi chiamato non gli avrei dato il tempo di riflettere".
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