Per Massimiliano Allegri, Juventus-Napoli sarà una "partita da libro cuore". E' difficile stabilire se l'allenatore bianconero lo abbia detto a ragion veduta oppure solo per il vezzo di incelophanare con l'ironia la sfida di questa sera. Che può essere tutto, sì, ma di sicuro non è da libro cuore per via della pelosissima vicenda Higuain, dell'antipatia che lega i campioni d'Italia e i partenopei, per ciò che c'è in palio. "Ma non sarà decisiva, conta più il Lione", ha specificato ancora Allegri, e su questo punto è impossibile dargli torto. Dopo undici giornate non siamo ancora al giudizio universale. Maurizio Sarri, invece, alla vigilia ha scelto il silenzio, forse per non caricare ulteriormente un match che è già carichissimo, forse per non prestare il fianco a critiche.
Intorno e sul Pipita si innestano discorsi banali, prevedibili e insondabili. Però inevitabili in considerazione di cosa è accaduto in estate. Nelle varie ricostruzioni mediatiche, per alcuni l'argentino è ancora in ottimi rapporti con gli ex compagni, mentre per altri se n'è andato proprio a causa loro. Cosa conta di più è la promessa strappatagli da un tifoso: due reti e via, per chiudere la pratica con il passato e il presente. Senza esultare, ovvio. Vedremo. In realtà, il problema di Higuain è il gol, anzi la capacità di calarsi nel gioco della Juventus, che è diverso da quello del Napoli, e quindi di avere a disposizione più palloni da finalizzare. Il Napoli lavorava 'solo' per lui, in bianconero 'anche' per lui. Il problema di Allegri, invece, sta nel centrocampo. "Non so se Marchisio ce la farà a disputare un'altra gara dopo 72 ore, devo stare attento ai suoi muscoli", ha ammesso. Lemina ed Hernanes, in effetti, non sono la stessa cosa. Per il resto, ritornano Buffon, Barzagli e Lichtsteiner, riposa Dani Alves, davanti c'è di nuovo Mandzukic.
Fronte Sarri, toccherà ancora Mertens svolgere la funzione di 'falso nueve': il piccoletto belga prenderà il posto di Gabbiadini (squalificato), che sua volta aveva raccolto l'eredità di Milik (convalescente). Un tridente anomalo per non dare punti di riferimento alla Juventus e sfruttare gli inserimenti di Hamsik, uno che quando vede bianconero solitamente si scatena.

