Lo sottolinea il Rapporto sui grandi carnivori diffuso dalla Provincia autonoma di Trento

“Nel 2023 è stata registrata la morte di 14 lupi, 5 maschi e 9 femmine. Tutti gli animali sono stati consegnati all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per le indagini del caso. Le morti sono da ricondurre in 11 casi a investimenti stradali o ferroviari, in 2 casi a bracconaggio e uno per cause naturali”. E’ quanto emerge dal Rapporto sui grandi carnivori diffuso dalla Provincia autonoma di Trento. “Si osserva un’ulteriore espansione spaziale dei branchi, sono 27 quelli registrati – si legge nel report -. La distribuzione è di 16 nuclei nel Trentino orientale e 11 nel Trentino occidentale, con una riduzione del territorio privo di branchi accertati nel sud-ovest della provincia”. 

339 capi bestiame uccisi da orsi e lupi nel 2023

I danni causati dagli orsi in Trentino hanno raggiunto i 102 mila euro, mentre quelli provocati dai lupi sono stati di circa 95mila euro, emerge inoltre dal rapporto. “In totale, sono stati predati 339 capi di bestiame: 283 da lupi e 56 da orsi – si legge nel report -. Oltre a 269 esemplari di bassa corte come galline e conigli. La prevenzione è stata implementata ulteriormente con la distribuzione di cassonetti anti-orso, ora anche nell’ambito del nuovo Piano provinciale per la gestione dei rifiuti. Sono state inoltre distribuite 218 nuove prevenzione recinzioni elettrificate, con un investimento di 145.100 euro”.

Inoltre, prosegue il report, “è stato finanziato l’acquisto di 9 nuovi cani da guardiania, portando il totale a 95 esemplari finanziati dalla Provincia, ai quali si aggiungono diversi esemplari prodotti dagli allevatori. Sono stati 26 gli alpeggi seguiti direttamente dai referenti per la prevenzione, 17 i box abitativi portati in quota per la stagione estiva e 2 ulteriori rifugi in legno realizzati. Altri sono in programma per il 2024”.

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