Il primo cittadino di Baveno: "Regione e Autorità di Bacino ci ascoltino"

Continua la discesa dei livelli del lago Maggiore. “Le preoccupazioni di amministratori e categorie economiche vanno ascoltate. La Regione Piemonte intervenga sollecitando un luogo di confronto permanente”. Così il sindaco di Baveno, Alessandro Monti, a proposito della situazione del Lago Maggiore, le cui acque sono in questo momento molto basse. “Il basso livello delle acque sta causando una situazione problematica, che ha inevitabilmente conseguenze negative sul comparto del turismo, delle attività economiche legate al lago e sugli spostamenti dei cittadini e delle merci attraverso i traghetti della Navigazione Lago Maggiore – dice ancora il primo cittadino del Comune che si affaccia sul lago -. Al di là di quello che succederà nei prossimi giorni a livello meteo rimane evidente come la sperimentazione del Consorzio Ticino (lunga ormai un decennio) sul tema dei livelli del lago vada assolutamente rivista, organizzando un tavolo permanete di confronto che a oggi non esiste, anche coinvolgendo la parte Svizzera, per far coesistere non solo gli interessi agricoli e industriali ma anche quelli turistici e del trasporto locale nel nostro bacino”. 

“Gli amministratori locali e le forze economiche del territorio non possono essere abbandonati e non ottenere nessun tipo di risposta in merito. Possiamo solo lamentarci di fronte a situazioni problematiche come queste”, aggiunge ancora il sindaco Alessandro Monti, rivolgendosi direttamente alle autorità regionali. “C’è la necessità quindi di avere un tavolo reale di confronto con l’autorità di Bacino – spiega il primo cittadino – E per far questo dovrebbe essere la Regione Piemonte che ha gli strumenti e il ruolo istituzionale, a partire dall’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati e dal consigliere regionale nel nostro territorio Alberto Preioni, a promuovere un lavoro in tal senso. A ora nulla sembra muoversi dalla Regione Piemonte e ci chiediamo il perché”.

Ieri la sindaca di Verbania aveva dichiarato che “a causa del basso livello delle acque del lago Maggiore, si è già ridotto a 100 quintali (rispetto ai normali 440) il peso massimo complessivo a pieno carico degli automezzi ammessi a bordo dei traghetti della Navigazione Lago Maggiore. Se i livelli scenderanno rispetto a quelli attuali di altri 11 cm la portata dei traghetti diminuirà a 20 quintali, se di altri 25 cm si dovranno fermare alcuni tipi di traghetti”.

Secondo Silvia Marchionini, “si sono ‘persi’ ben due metri di livello del lago negli ultimi due mesi. Una situazione che si profila altamente problematica, con possibili conseguenze drammatiche per il commercio, il turismo, l’economia locale e gli spostamenti dei cittadini. Basti pensare che negli ultimi due mesi la Navigazione Lago Maggiore segnala un dimezzamento degli utenti. Il lago in secca, significa imbarcazioni che non approdano, perdite economiche e di lavoro per i cantieri nautici, danni all’ecosistema naturale lacustre, meno presenze turistiche”.

“Ribadisco che non c’è davvero un luogo reale di confronto con l’autorità di Bacino e non esistono solo gli interessi agricoli e industriali ma anche quelli turistici e del trasporto locale nel nostro bacino. Per questo chiediamo che i livelli istituzionali, a partire da quelli regionali, ad oggi in silenzio, se ne occupino davvero, e non solo a parole, a partire dall’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati e dal consigliere regionale nel nostro territorio Alberto Preioni – diceva anche Marchionini -. Il turismo è programmazione, accoglienza, cosa deve ancora succedere perché la Regione Piemonte decida di almeno convocare un tavolo urgente?”.

Anche la Famiglia Borromeo dichiara la propria preoccupazione causata dalle recenti condizioni di siccità del Lago Maggiore. “Il basso livello dell’acqua – afferma a LaPresse il Principe Vitaliano Borromeo – sta inevitabilmente compromettendo questo territorio e servono azioni preventive per non arrivare a situazioni emergenziali. Come in altre parti del lago, anche le rive del Golfo Borromeo si ritirano causando danni alle darsene e alla stabilità dei muri. Ci uniamo quindi all’appello delle istituzioni locali affinché si possa creare un tavolo di lavoro per studiare e applicare modelli matematici che prevedano come ripartire le acque di tutto il Lago Maggiore. E prevedere anche nelle nuove infrastrutture del lago soluzioni che possano rispondere a futuri scenari di siccità”. Le Isole Borromee, nel Lago Maggiore, sono fortemente colpite dal basso livello delle acque poiché la navigazione è sempre più complicata. 

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