Gli obiettivi principali delle misure, scrive la Commissione in una nota, sono promuovere l'uso di fonti energetiche più pulite e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili
Oggi la Commissione ha presentato un pacchetto di misure per migliorare la sostenibilità e la resilienza del settore della Pesca e dell’acquacoltura dell’Ue. Comprende quattro elementi: una comunicazione sulla transizione energetica del settore della Pesca e dell’acquacoltura dell’Ue; un piano d’azione per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una Pesca sostenibile e resiliente; una comunicazione sulla politica comune della Pesca oggi e domani e una relazione sull’organizzazione comune dei mercati per i prodotti della Pesca e dell’acquacoltura.Gli obiettivi principali delle misure – scrive la Commissione in una nota – sono promuovere l’uso di fonti energetiche più pulite e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, nonché ridurre l’impatto del settore sugli ecosistemi marini. Le azioni proposte saranno attuate gradualmente per aiutare il settore ad adattarsi. Un “patto per la Pesca e gli oceani” sosterrà inoltre la piena attuazione della politica comune della Pesca (PCP) in coordinamento con gli Stati membri e le parti interessate nel settore della Pesca, tra cui pescatori, organizzazioni di produttori, consigli consultivi regionali, società civile e scienziati. Le proposte hanno anche al centro di rendere il settore un luogo di lavoro attraente per le giovani generazioni.
“Vogliamo che questo sia l’inizio di una nuova fase di cooperazione tra tutti gli operatori della Pesca che vogliono costruire una comprensione reciproca su come possiamo sviluppare congiuntamente attività di Pesca più sostenibili e più redditizie in futuro e su come possiamo rendere la Pesca comune a prova di futuro in termini di ogni resilienza sociale e ambientale”. Così il commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, nella conferenza stampa di presentazione del pacchetto sulla Pesca sostenibile.”Con questo spirito oggi esaminiamo due aree, due sfide che dobbiamo affrontare: la dipendenza del settore della Pesca da un ambiente marino sano e il suo stesso impatto ambientale e climatico. E la sua dipendenza dai combustibili fossili e la necessità di muoversi verso fonti energetiche più pulite”, ha aggiunto.
Nel Mediteranneo progressi ma alcuni stock sono a rischio
“Il Mediterraneo ha una situazione leggermente diversa perché operiamo nell’ambito del piano di azione del Mediterraneo, che sta lentamente procedendo. Solo dopo la piena implementazione del piano per il Mediterraneo occidentale, possiamo valutare quali progressi sono stati raggiunti. Il Mediterraneo ha avuto un’esenzione. Il quadro complessivo oggi non è omogeneo, vediamo dei progressi su certi stock, che fanno meglio di altri, ma per altri purtroppo abbiamo ancora molti stock a rischio che stanno collassando”. Così il commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, nella conferenza stampa di presentazione del pacchetto sulla Pesca sostenibile.
“Tuttavia, voglio ringraziare le comunità di pescatori nel Mediterraneo, che fanno uno sforzo enorme nel rispettare le norme – ha aggiunto -. In alcuni Stati membri vediamo progressi significativi e penso che è molto importante assicurarsi il rispetto (deglio stock) in tutti gli Stati, assicurarsi una parità di condizioni nell’attuzione del piano, e solo allora potremmo avere dei progressi. Il piano d’azione che è stato concordato prima di tutto mirava a garantire un’attività di Pesca sostenibile nel Mediterraneo che fa parte della cultura, che fa parte del sostentamento delle comunità costiere e ce ne rendiamo conto molto bene. E quindi dobbiamo assicurarci di mettere tutti gli sforzi per garantire che quelle comunità possano continuare le attività che hanno svolto per così tanti decenni”.
Arrivare a zero emissioni settore entro il 2050
La Commissione europea propone oggi di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e puntare a un settore della Pesca e dell’acquacoltura climaticamente neutro, in linea con una delle ambizioni del Green Deal europeo di raggiungere la neutralità climatica nell’Ue entro il 2050. Propone misure a sostegno della settore ad accelerare la sua transizione energetica, migliorando l’efficienza dei combustibili e passando a fonti energetiche rinnovabili a basse emissioni di carbonio.L’attuale dipendenza del settore dai combustibili fossili – scrive l’Esecutivo Ue – non è solo insostenibile dal punto di vista ambientale, ma lo rende anche vulnerabile agli aumenti dei prezzi dell’energia. Quando i prezzi del carburante sono aumentati nel 2021 e nel 2022, molte navi sono rimaste in porto e il settore ha avuto bisogno di sostegno finanziario poiché gran parte della flotta peschereccia dell’Ue non era in grado di coprire i costi operativi. Analogamente, l’acquacoltura è stata esposta a prezzi più elevati sia del carburante che dei mangimi. Il settore ha beneficiato del sostegno finanziario dell’Ue.
Una delle azioni chiave – si legge ancora nella nota – è un partenariato per la transizione energetica per la Pesca e l’acquacoltura dell’Ue. Riunirà tutte le parti interessate, compresi i settori della Pesca, dell’acquacoltura, della cantieristica navale, dei porti, dell’energia, delle ONG, delle autorità nazionali e regionali, per affrontare collettivamente le sfide della transizione energetica del settore. La Commissione si adopererà anche per colmare le lacune nel trasferimento di tecnologia dalla ricerca e dall’innovazione all’applicazione; promuovere lo sviluppo delle competenze tra la forza lavoro; e per migliorare il contesto imprenditoriale, anche in termini di opportunità di finanziamento e consapevolezza.
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