L'uomo è un 30enne ed è stato sottoposto ad attento monitoraggio dai carabinieri

I carabinieri di Castello di Cisterna, oggi, hanno arrestato un venditore abusivo di artifizi pirotecnici per istigazione a delinquere, aggravata dall'apologia del terrorismo e fabbricazione o detenzione di materiale esplosivo". Lo ha reso noto il ministro dell'Interno Angelino Alfano complimentandosi per "l'ottimo lavoro dei carabinieri nel contrasto al terrorismo". "Un altro arresto segna la strada della prevenzione in cui noi crediamo e che portiamo avanti nella convinzione che occorre fare tutto il possibile per abbassare il livello di rischio nel nostro Paese, ben sapendo che non esiste il rischio zero", spiega ancora il ministro.

 L'uomo è stato trovato in possesso di 146 micce collegate a vari inneschi, 2 congegni elettronici per l'azionamento di esplosivi a distanza, un telecomando di attivazione, 3 mortai artigianali, una centralina pirotecnica e 7 batterie di tubi di lancio di artifizi. "Alla base di questo arresto, così come di tanti altri, c'è un'intensa attività investigativa che parte spesso dal monitoraggio del web. In particolare, in questo caso, sul profilo facebook dell'arrestato era stato trovato un video che ritraeva la decapitazione di un prigioniero dell'ISIS, accompagnato da alcune frasi di consenso alla camorra", conclude Alfano.

L'uomo è un 30enne ed è stato sottoposto ad attento monitoraggio dai carabinieri perché aveva pubblicato su propri profili su un noto social network frasi di consenso nei confronti di personaggi della criminalità organizzata e, addirittura, un video ritraente la decapitazione di un prigioniero da parte dell'Isis. I militari dell'arma hanno fatto irruzione nella sua casa a San Gennaro vesuviano (Napoli) operando una perquisizione e rinvenendo 146 micce di varie lunghezze collegate a inneschi, congegni elettronici per l'azionamento a distanza di esplosivi e un telecomando di attivazione, 3 mortai di fabbricazione artigianale e una centralina pirotecnica di controllo, 3 bossoli di artiglieria da 50 cm. E batterie di tubi di lancio di varia dimensione.

Sul posto sono stati fatti intervenire gli artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Napoli che hanno provveduto alla classificazione e alla messa in sicurezza del materiale, riconducibile ad attività per l'accensione di fuochi pirotecnici. Sono stati inoltre sequestrati un tablet, un computer fisso e uno portatile memorie di massa e smartphone di ultima generazione. Alle pareti di vari ambienti della casa numerose effigi e articoli di giornale riguardanti vari capi clan, sia di camorra che di mafia. L'uomo è stato tradotto nella casa circondariale di Napoli.

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