Soltanto uno resta in carcere. Il papà: "Anche loro paghino conseguenze". Domani veglia a Scandicci

Per l'omicidio di Niccolò Ciatti, il 22 ragazzo di Scandicci ucciso a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna, resta in carcere solo uno dei tre aggressori. Come riporta il quotidiano iberico El Periodico, il giudice di Blanes ha deciso di confermare la misura cautelare per l'uomo che avrebbe sferrato il calcio mortale. Gli altri due ceceni coinvolti nel terribile pestaggio potranno rientrare in Francia, dove vivono come richiedenti asilo. "L'uomo accusato di avere inferto colpi mortali con un calcio a  Niccolo' Ciatti in una discoteca a Sant Trop de Lloret de Mar, in Spagna, è un atleta professionista di lotta libera che ha partecipato a diverse competizioni", riferisce sempre El Periodico, che dice di avere liste delle gare cui ha partecipato.

Il padre non è riuscito a trattenere la sorpresa: "In due sono già fuori. Non so, credo che abbiano un obbligo di firma. Credo che per queste persone non sia un problema sparire, perché penso siano dei professionisti del male. Certo che vorrei che i due siano arrestati: abbiano le loro conseguenze per quello che hanno fatto perché, secondo la polizia spagnola, scappavano e non credo che scappassero tanto per fare. Evidentemente, qualcosa avevano da nascondere".

"Non posso dire – ha aggiunto in lacrime – che queste persone siano così indifferenti, perché loro erano quelli che tenevano lontano i suoi amici dal cercare di aiutare Niccolò e, quindi, non mi sembrano così brave persone". E ancora: "Ci manca sempre Niccolò. Che cosa facciamo noi? Andiamo ad odorare il suo cuscino per sentire il suo odore, perché non abbiamo altro". 
 

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