Anche oggi a Seul titolo in picchiata per l'azienda hi-tech coreana

Samsung oggi ha continuato a perdere in Borsa a Seul dopo aver deciso di ritirare dal mercato e dalla produzione il suo smartphone Galaxy Note 7 per problemi di autocombustione: il titolo del colosso coreano ha aperto le trattative in perdita del 3%. Nella giornata di ieri Samsung è affondata, perdendo l'8,04% dopo aver congelato le vendite dei telefoni, chiedendo ai possessori di non usarli. Poi il gigante sudcoreano ha riferito fermerà la produzione del Galaxy Note 7 visto il persistere di questi difetti, una decisione che non ha, finora, tranquillizzato gli investitori.

 Il suo calo in Borsa è stato il più alto dal 2008, e arriva dopo altri sei cali superiori al 4% registrati nel corso di quest'anno Samsung. La 'crisi' del Galaxy Note 7 è iniziata pochi giorni dopo che Samsung ha iniziato a vendere il 19 agosto scorso il "phablet", lanciato per sfidare l'iPhone 7: problemi che non si sono risolti nemmeno con la sostituzione di circa 2,5 milioni di terminali. A causa della cancellazione definitiva della produzione del Galaxy Note 7, si stima che Samsung potrebbe non vendere circa 20 milioni di telefoni inizialmente previsti.

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