Rimborsi o nuovi biglietti. La normativa è complessa. Consumatori sul piede di guerra

Sono 704 i voli da e per l'Italia che la compagnia aerea Ryanair (nella foto, il boss Mike O'Leary) cancellerà da qui alla fine di ottobre. La lista è stata pubblicata sul sito della compagnia irlandese. I passeggeri potranno chiedere il rimborso o la sostituzione del biglietto e farsi aiutare dalle associazioni dei consumatori, che hanno offerto assistenza ai viaggiatori. C'è anche chi, come il Codacons, ha denunciato la compagnia e chiede al Ministero dei Trasporti di verificare che i voli siano effettivamente cancellati.

La legge prevede due strade. Il viaggiatore ha il diritto di scegliere tra il rimborso entro sette giorni dell'intero costo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata o la riprotezione, ossia l'imbarco su di un volo alternativo per la destinazione finale non appena possibile o a una data successiva a lui più conveniente, a seconda della disponibilità di posti.

L'indennizzo può riguardare anche le tratte già effettuate, se divenute inutili rispetto alle coincidenze. Il rimborso è pari a 250 euro entro i 1.500 chilometri di viaggio, 400 euro per i voli tra i 1.500 ed i 3.500 chilometri (o oltre i 3.500 chilometri per le tratte intracomunitarie) e 600 euro per le tratte superiori. Indipendentemente dalla scelta effettuata, il viaggiatore costretto a viaggiare il giorno successivo a quello programmato ha diritto al rimborso di vitto e alloggio.

Nelle condizioni di viaggio di Ryanair ci sono però delle clausole che la compagnia potrebbe sfruttare a suo vantaggio. Si tratta dei casi in cui il rimborso non è dovuto, cioè quando la compagnia cancella il volo con 2 settimane di anticipo. In queste circostanze l'azienda deve offrire in alternativa un volo che non arrivi oltre 4 ore dopo l'orario previsto per quello cancellato. Niente rimborsi anche in caso di soppressione con meno di una settimana di anticipo, se la compagnia propone un volo sostitutivo che non atterri oltre 2 ore dopo quello annullato.

Un aiuto ai passeggeri costretti a rinunciare o cambiare volo arriva dalle associazioni dei consumatori. L'Adoc, insieme ad Aiav, si dichiara pronta a fornire assistenza, garantendo l'applicazione dei diritti dei viaggiatori. Per il presidente di Adoc, Roberto Tascini, l'episodio "pregiudica l'intero settore del trasporto aereo e il turismo".

L'Unione Nazionale Consumatori chiede l'effettiva verifica delle cancellazioni. "Non vorremmo – dichiara il presidente Unc, Massimiliano Dona – che alcune nazioni fossero più favorite e avvantaggiate rispetto ad altre, solo perché in quelle c'è stata maggiore attenzione e pressione politica". L'associazione dei consumatori, per la quale "non basta che la compagnia aerea metta sul sito l'elenco dei voli cancellati" dichiara di volersi accertare che la compagnia irlandese avvisi i passeggeri "uno a uno". Il Codacons ha denunciato Ryanair per le cancellazioni dei voli, sottolineando che, se saranno negati gli indennizzi accessori al rimborso del biglietto, potrebbero determinarsi reati come quello di truffa"

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