Nell'udienza generale a San Pietro il Pontefice si scaglia contro l'egoismo e la prepotenza

 "La ricchezza e il potere sono realtà che possono essere utili al bene comune, se messe al servizio di tutti con giustizia e carità, ma quando, come troppo spesso accade, vengono vissute con egoismo e prepotenza si trasformano in strumenti di corruzione e morte". Così oggi Papa Francesco durante l'udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. "La storia di Naboth è una storia dei nostri giorni: è la storia dei potenti che per avere più soldi sfruttano i poveri e la gente. E' la storia della tratta delle persone, del lavoro schiavo, della povera gente che lavora in nero o con il minimo per arricchire i potenti, dei politici corrotti che vogliono di più e più e più.  Ecco dove porta l'autorità senza rispetto per la vita e la sete di potere: diventa cupidigia che vuole possedere tutto" ha aggiunto il Pontefice.

"La misericordia divina può guarire le ferite e cambiare la storia". "E' la via maestra che deve essere perseguita, perché è più forte del peccato degli uomini". Lo ha detto Papa Francesco ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per l'udienza generale del mercoledì, proseguendo nel ciclo di catechesi sulla misericordia.
 

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