I rimpatri veri e propri dalle isole inizieranno dal 4 aprile

L'accordo tra Turchia e Unione europea sui rifugiati è entrato in vigore a mezzanotte con la chiusura della frontiera per i migranti senza documenti che arrivano in Grecia da Ankara.
Secondo l'accordo siglato venerdì a Bruxelles "tutti i migranti irregolari che arrivano dalla Turchia sulle isole greche dal 20 marzo 2016 saranno rinviati in Turchia". Nel testo si precisa che "ciò avverrà in piena conformità con le legge europee e internazionali ed esclude ogni tipo di espulsione collettiva".
A partire da oggi quindi, i migranti che arrivano sulle isole greche dovranno essere registrati e le richieste di asilo dovranno essere trattate caso per caso dalle autorità greche "in accordo con la direttiva di procedure di asilo in cooperazione con l'Unhcr".
I migrati che non chiederanno asilo e coloro le cui domande non sono reali o inammissibili in base alla direttiva di accordo saranno rimpatriati in Turchia.

 Turchia e Grecia, "coadiuvate dalle istituzioni europee e dalle agenzie internazionali", faranno i passi necessari e attiveranno accordo bilaterali per facilitare la messa in pratica dell'accordo.
A partire da mezzanotte, quindi, questo include "la presenza di ufficiali turchi sulle isole greche e ufficiali greci in territorio turco".
Il costo delle operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari sarà coperto dell'Unione europea.
Inoltre, secondo l'accordo, per ogni siriano che sarà rimandato in Turchia dalle isole greche, un altro siriano sarà ammesso in Europa "tenendo conto dei criteri di vulnerabilità delle Nazioni Unite".

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha calcolato che lo sviluppo del piano turco-europeo costerà tra i 280 e 300 miloi di euro nei prossimi sei mesi e richiederà il dispiegamento di 4mila funzionari degli Stati membri e delle agenzie europee Frontex e Easo.
Entrambe le parti promettono, inoltre, di individuare entro una settimana una lista di progetti attraverso cui, a fronte di 3 miliardi di euro iniziale da parte dell'Europa, aiutare i 2,7 milioni di rifugiati in Turchia. L'Ue ha accettato anche di stanziare ulteriori 3 miliardi una volta esaurito l'importo iniziale a partire dal 2018.

La distribuzione di migranti in Europa sarà inserita all'interno del programma di ricollocamenti dei 22 mila rifugiati dai Paesi terzi, di cui sono disponibili 18mila posti. Una volta esauriti, gli Stati membri potranno continuare ad accogliere profughi siriani dalla Turchia su base volontaria fino a un massimo di 54 mila.
Prima di raggiungere il totale di 72 mila migranti, si realizzerà una valutazione dettagliata per decediere se il flusso di migranti irregolari dalla Turchia sta effettivamente diminuendo.
 

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