La piattaforma serve oltre 3 milioni di italiani attraverso le aziende locali

Dietrofront su Flixbus. Nuovo stop per la compagnia tedesca di viaggi in autobus lowcost, che serve ogni anno in Italia oltre 3 milioni di persone. La commissione Bilancio ha infatti approvato la riformulazione di un emendamento alla manovrina a firma Liliana Ventricelli (Pd) che ripristina i limiti per le autorizzazioni contenuti nel decreto Milleproroghe e che erano stati superati dal decreto Enti locali. La disposizione prevede che solo i raggruppamenti di impresa in cui la capogruppo abbia il trasporto come attività principale siano autorizzati a operare nell'ambito dei servizi di linea interregionali. Flixbus invece è una piattaforma che si appoggia a compagnie locali per il trasporto di passeggeri.

Tutto ha avuto inizio il 14 febbraio, quando, durante l'esame al Senato del Milleproroghe, era stato approvato un emendamento presentato da alcuni parlamentari pugliesi 'fittiani' che costringeva Flixbus  a stravolgere il proprio modello di business dotandosi direttamente di autobus. In pratica, la norma avrebbe costretto la compagnia a chiudere.
 
Nel passaggio alla Camera sul Milleproroghe, visto che il testo non poteva essere modificato essendo blindato con la fiducia, erano stati approvati dal Governo il 23 febbraio alcuni ordini del giorno, il primo a firma del presidente della commissione Affari costituzionali, Andrea Mazziotti (Civici e Innovatori), con i quali il Governo si impegna a cancellare la norma e sanare la situazione nel primo provvedimento disponibile.
 
Nel frattempo, era stata anche lanciata una petizione online per salvare Flixbus che ha raccolto in poco tempo ben 60.000 firme.

Il Governo, effettivamente, aveva riconosciuto l'errore e aveva sanato la situazione, abrogando la norma anti-Flixbus nel decreto legge contenente la "manovrina" pubblicato il 24 aprile
 A sorpresa ieri è stata approvata nuovamente una norma anti-Flixbus, con l'unica differenza che è stata spostata a ottobre 2017 la data entro cui Flixbus dovrà dotarsi di bus di proprietà, pena la chiusura. 

"Su Flixbus – commenta Mazziotti – siamo alla schizofrenia politica: il Pd che smentisce il Governo, e i suoi stessi ordini del giorno, a distanza di poche settimane. Per di più con un blitz di fine seduta e andando contro le posizioni ufficiali del Governo. Adesso auspichiamo che venga posta la fiducia su un maxi emendamento che non contenga la norma anti-Flixbus. In caso contrario, riproporremo un ordine del giorno, perché il Governo non può smentire se stesso. Il voto su una norma che chiude un'azienda e lascia a piedi 3 milioni di passeggeri è una cosa seria. Non si può cambiare idea una volta al mese".

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