L'allarme del governatore del Veneto dopo il dissesto che è costato la vita a un'anestesista in pensione

"È un autentico disastro. C'è la tragedia della morte di una donna, una tragedia vera. E poi" nella zona di Cortina colpita dalla bomba d'acqua e dalla frana "c'è un grande disastro, ci sono un sacco di case in pericolo". Lo dice il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, contattato da LaPresse, commentando la situazione dopo la bomba d'acqua a Cortina d'Ampezzo, nel bellunese, che ha provocato uno smottamento in cui è morta una persona. Si tratta di una donna del posto, una anestesista in pensione. Secondo la ricostruzione dei soccorritori, la colata di detriti ha travolto l'auto della vittima facendola finire nell'alveo di un torrente. La donna rincasava dopo aver partecipato a una fiera campestre nell'abitato di Alverà.

"E soprattutto – spiega Zaia, che ha fatto un sopralluogo nella zona colpita dalla calamità – ci sono una montagna di detriti, massi ciclopici, grandi come un container, tanto per dare un ordine di grandezza" di quanto accaduto. Il governatore del Veneto ha annunciato: "Ho firmato lo Stato di crisi" per l'area della frana a Cortina d'Ampezzo. "E stiamo anche valutando un piano per l'evacuazione", ha precisato Zaia.

"Inoltre" per l'area di Cortina d'Ampezzo "chiediamo anche lo stato di crisi nazionale perché la tragedia, sotto il punto di vista ambientale, è una tragedia importante per le migliaia, se non centinaia di migliaia di metri cubi di detriti formatisi. Sono stati devastati una pista e dei ponti", ha aggiunto il governatore del Veneto. La bomba d'acqua sui monti ha provocato lo smottamento di una colata di detriti che hanno ostruito i ponti a valle lungo l'alveo del torrente Riogene, causando l'allagamento dell'abitato di Alverà.

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