Il prezzo non sarebbe proibitivo: 35 mila euro. Ai quali vanno aggiunti 187 mila euro di debito sportivo

Che la squadra non navigasse in acque tranquille era cosa nota, visto che l'asta fallimentare risulta fissata al 29 maggio. Quello che però i tifosi del Lecco non si aspettavano era di poter tentare l'acquisto del proprio club restando comodamente seduti davanti al computer. Eppure è così: la società lariana, nel pomeriggio di martedì, ha postato sulla propria pagina Facebook il link a un sito di aste fallimentari dove la "bluceleste" risulta in vendità in qualità di "azienda sportiva caratterizzata da beni mobili materiali, dal marchio Calcio Lecco 1912 e da avviamento". Il prezzo, tra l'altro, non sarebbe neanche così proibitivo: 35 mila euro. Ai quali però ne vanno aggiunti poco più di 187 mila euro di debito sportivo, per un totale di 220 mila euro. Le reazioni dei supporter, visibili nei commenti, si muovono al momento tra il "che delusione", l'ironia del "quanto avete nel salvadanaio?" e qualche immarcescibile "Forza Lecco". Ma non manca nemmeno – non si capisce quanto seriamente – chi si attesta un'offerta già fatta.

Il fallimento arriva al termine di una stagione a dir poco travagliata sotto il Resegone, anticipata in estate dalla rinuncia alla possibilità di ripescaggio in Lega Pro conquistata sul campo e in procinto di chiudersi il 21 maggio col derby contro l'Olginatese, gara unica dei playout per la permanenza in Serie D. Il momento più nero per una squadra che, va ricordato, vanta anche tre partecipazioni al campionato di Serie A (l'ultima nella stagione 1962-63) e addirittura un trofeo internazionale: la Coppa Ango-Italiana conquistata nel 1977 nello stadio di casa, dopo una cavalcata ammantata di leggenda sui campi di Redditch e Chelmsford. Tanti anche i volti noti che negli anni hanno varcato i cancelli del Rigamonti-Ceppi: da Evaristo Beccalossi, presidente nel 2016, a Roberto Donadoni, che qui esordì da mister nel 2001, passando per Massimo Oddo, schierato a centrocampo nella stagione 1997-1998, e per Massimiliano Allegri, scelto come allenatore nell'estate del 2007 ma uscito di scena a tempo di record per divergenze con la società. La speranza, tra la Grigna e il lungolago, è che una nuova proprietà con le spalle larghe si faccia carico di dare continuità a una storia più che centenaria. Se ci sarà da passare per un click, poco male.

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