Due anni dopo la sfida del San Paolo vede Napoli e Inter a parti invertite

Le cose cambiano. Due anni fa l'Inter di Mancini perse a Napoli il primato in classifica, a scapito proprio degli uomini di Sarri (2-1 con doppietta di Higuain), e iniziò quella parabola discendente che l'avrebbe portata all'ennesima stagione negativa prologo della separazione con il tecnico jesino dello scorso anno. Due anni dopo la sfida del San Paolo vede Napoli e Inter a parti invertite, con i ragazzi di Sarri primi in classifica e i nerazzurri ad inseguire. Una vittoria degli uomini di Spalletti segnerebbe il sorpasso in classifica, impresa alla quale ad Appiano ci credono eccome. "Il Napoli è uno spot per il calcio, sono forti. Ma noi ci siamo dentro fino al collo, abbiamo le qualità per creare problemi al Napoli e in questa situazione dobbiamo andare a giocarcela, cercare di batterli anche nella loro tana", ha dichiarato Spalletti nella tradizionale conferenza stampa della vigilia.

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA. Il tecnico toscano a Napoli sembra orientato a confermare l'11 che ha vinto il derby con Gagliardini e Vecino in mezzo al campo e Borja Valero nel ruolo di trequartista al fianco di Perisic e Candreva a supportare Icardi. Ancora fermo ai box Brozovic, torna a disposizione Joao Mario che si è allenato con il gruppo dopo la tonsillite che gli ha fatto saltare la sfida al Milan. Il portoghese partirà quasi certamente dalla panchina. In difesa confermato Nagatomo a sinistra, il giapponese sarà ancora una volta preferito a Dalbert. "Qui all'Inter si fa tutto il possibile perché non ci siano rimorsi. Tutta la rosa è di prima qualità per potersi confrontare con le altre squadre – ha detto ancora Spalletti – io sono convinto per quello che ho visto di potermi giocare la partita ad armi pari".

SPALLETTI E LA FORTUNA. Una curiosa statistica dopo le prime otto partite di campionato mostra come l'Inter sia la squadra 'più fortunata in Europa' con ben otto legni colpite dalle squadre avversarie e quasi tutti decisivi ai fini del risultato. E' proprio vero che per vincere serve anche una buona dose di fortuna e su questo Spalletti ci ha anche scherzato su. "Mi danno del fortunato? Beh sicuramente, a partire da quello che mi hanno dato i miei genitori nella mia vita. Di certo ho il vento a favore", ha detto. "Al di là di questi episodi, ancora ne avrete da vedere delle belle: ho più fortuna di quella che si è vista finora", ha aggiunto il tecnico toscano in conferenza stampa.

INTER ICARDI DIPENDENTE E SARRI MINISTRO. Sempre parlando ad Appiano, Spalletti ha negato che la sua Inter è Icardi dipendente anche se ha ricordato: "Per la stampa prima Icardi era un peso e ora è diventato un fattore. Non è affatto così, ci vuole equilibrio nei giudizi: Icardi e la squadra remano nella stessa direzione". Infine il tecnico nerazzurro ha parlato a lungo di Sarri e del lavoro che il tecnico suo conterraneo sta facendo a Napoli. "Sarri è straordinario: sono convinto che se avesse continuato a lavorare in banca sarebbe diventato Ministro dell'Economia per le sue doti", ha scherzato Spalletti. "Sarri ti costringe a fare gli straordinari durante l'allenamento per preparare una partita contro di lui: varia, trova la soluzione per farti male lo stesso e sottometterti alle loro volontà. Dovremo essere quasi perfetti domani per fare risultato", ha concluso. Ora la palla passa al campo, appuntamento domani sera in un San Paolo ribollente.

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