"Vero nemico della mafia", ha detto presidente del Senato durante presentazione della miniserie Rai

Boris Giuliano era "un mito: non si era mai visto un poliziotto così a Palermo. Giuliano aveva capito la mafia e la mafia aveva capito Giuliano. Aveva capito che l'unico modo per fermarlo era ucciderlo". Lo ha detto il presidennte del Senato Pietro Grasso nell'indirizzo di saluto in occasione della proiezione della miniserie 'Boris Giuliano un poliziotto a Palermo', presso la Scuola Superiore di Polizia in via Guido Reni 23, a Roma. Le due puntate della fiction ispirata alla figura del vicequestore Capo della Squadra Mobile di Palermo, Giorgio Boris Giuliano, medaglia d'oro al valor civile, andranno in onda su Rai1 lunedì 23 e martedì 24 maggio in prima serata. La sceneggiatura della miniserie, coprodotta da Rai Fiction e Ocean Production, è di Giovanna Koch, Angelo Pasquini, Ricky Tognazzi, che è anche il regista, mentre per la consulenza storica ci si è avvalsi di Francesco La Licata.

DELL'ORTO: RAI EDUCATIVA. Presenti all'evento il capo della polizia Alessandro Pansa e il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto. Quest'ultimo ha ribadito come "il servizio pubblico debba rivestire un ruolo educativo". Questa fiction, ha specificato il manager Rai, "è il nostro contributo alla memoria collettiva": Il presidente Grasso, rivolgendosi agli allievi della scuola di Polizia, ha esortato: "Portate avanti il suo patrimonio valoriale di coraggio e umanità".

SEGUGIO SENZA EGUALI. "L'ultima volta che vidi Giuliano ero un giovane magistrato che cercava di carpire i segreti del mestiere", ha spiegato il presidente Grasso. Era "un'esplosione di energia positiva", una persona "gioviale, alla mano, sorridente, aveva sempre una buona parola per tutti", ma anche "un segugio senza uguali, rispettato e temuto, faceva il suo lavoro per scelta: tenace, caparbio, integerrimo, insomma il vero nemico della mafia". 

 

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