Mercoledì giuramento, deleghe entro giovedì, ma quella ai servizi resta al premier Conte

Il governo 'del cambiamento' si arricchisce di 45 nuove figure: 6 viceministri e 39 sottosegretari. L'accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega regge, tanto che il Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno le nomine dura mezz'ora. Nella squadra di Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte potrà contare su una nutrita squadra, perché alla Presidenza del Consiglio dei ministri arrivano Guido Guidesi, Vincenzo Santangelo e Simone Valente ai Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta, al fianco del ministro Riccardo Fraccaro. Mattia Fantinati si occuperà di Pubblica amministrazione, Stefano Buffagni, che nel pomeriggio aveva detto di essere fuori dalla lista perché non indicato al Mef, alla fine ha ottenuto la delega agli Affari regionali e autonomie, Giuseppina Castiello al Sud, Vincenzo Zoccano a Famiglia e disabilità, Luciano Barra Caracciolo agli Affari europei con Paolo Savona, il fedelissimo di Di Maio, Vincenzo Spadafora alle Pari opportunità e giovani, mentre all'attuale presidente della commissione speciale del Senato, Vito Crimi, è stata affidata la delega all'Editoria.

Alla Farnesina, per affiancare Enzo Moavero Milanesi, sono stati nominati Emanuela Claudia Del Re, il pentastellato esperto di Medio Oriente, Manlio Di Stefano, Ricardo Antonio Merlo e Guglielmo Picchi. Nessun viceministro all'Interno. Al Viminale, di supporto all'azione di Matteo Salvini, ci saranno i leghisti Stefano Candiani e Nicola Molteni, mentre a bilanciare la quota del Carroccio sono stati scelti Luigi Gaetti e Carlo Sibilia. Al ministero della Giustizia, poi, vanno i sottosegretari  Vittorio Ferraresi e Jacopo Morrone, mentre alla Difesa arrivano l'esperto M5S Angelo Tofalo, già membro del Copasir nella scorsa legislatura, e Raffaele Volpi.

All'Economia e finanze sono stati scelti due viceministri, Laura Castelli in quota Cinquestelle e Massimo Garavaglia per la Lega. Gli altri due sottosegretari sono il pentastellato Alessio Villarosa, fresco di matrimonio con la sua storica compagna, e l'ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci. Numeroso anche il team che sarà d'aiuto al ministro Di Maio, sulle cui spalle gravano ben tre deleghe di peso. Allo Sviluppo economico vanno, infatti, il leghista Dario Galli (viceministro) e i sottosegretari Andrea Cioffi e Davide Crippa (M5S), oltre a Michele Geraci in quota Carroccio. Al Lavoro e le politiche sociali, poi, nominati Claudio Cominardi e Claudio Durigon.

Il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, potrà contare sul supporto di due pezzi da novanta della Lega, Edoardo Rixi e Armando Siri, oltre al pentastellato Michele Dell'Orco. Al Miur promossi, invece, Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano, nominati dal Cdm sottosegretari. Per il dicastero dei Beni e attività culturali e turismo sono stati scelti come sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianluca Vacca, nel rispetto delle quote giallo-verdi, così come anche al ministero della Salute sono stati promossi Armando Bartolazzi e Maurizio Fugatti.

Due sottosegretari anche Alle Politiche agricole, alimentari e forestali: Franco Manzato e Alessandra Pesce, già capo della segreteria tecnica dell'ex viceministro Andrea Olivero. Infine, all'Ambiente, tutela del territorio e del mare, al fianco di Sergio Costa, il Consiglio dei ministri ha nominato Vannia Gava e Salvatore Micillo.

L'assegnazione delle deleghe avverrà in settimana, molto probabilmente entro giovedì. Il giuramento dei nuovi 45 membri del governo Conte, invece, avverrà alle 13 di mercoledì 13 giugno. Dopo aver completato la squadra dell'esecutivo, ora le due teste della maggioranza si concentreranno sulle presidenze delle commissioni permanenti di Camera e Senato per far partire i lavori parlamentari. Prima un passaggio importante, la scelta del nuovo questore di Montecitorio per sostituire il dimissionario Riccardo Fraccaro, promosso ministro dei rapporti con il Parlamento. In pole position c'è l'esponente M5S Federico D'Incà.

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