Il premier avverte: "Rifugiarsi nella nostalgia del passato è un rischio drammatico"

"La sinistra non può dimenticare la propria identità". Queste le parole del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla presentazione del libro 'Quando' di Walter Veltroni. "Non possiamo rinunciare ai nostri valori altrimenti rinunciamo alla nostra identità. Io credo in una sinistra larga e unita e apprezzo lo sforzo di Walter in questo senso. Dobbiamo affrontare le sfide insieme, ci serve una sinistra consapevole e capace di prendersi cura della società. E quando ci serve? Ci serve ora", ha aggiunto il premier.

"Il viaggio di Giovanni, protagonista del libro, attraversa 40 anni – dal 77 a oggi – che ci toccano tutti direttamente e che toccano anche la vita mia e di Walter che si è incrociata diverse volte. Siamo stati compagni di ginnasio per un anno. Io condivido quello che Castellitto attribuisce a Walter: non è un'operazione di nostalgia. Non ho nulla contro la nostalgia: è uno dei più belli tra i sentimenti umani. Ma diventando più maturi la nostalgia si rafforza, tutti noi ne conserviamo una parte. Ma il libro non è una presentazione del passato come 'bene rifiugio'. Come dice Bauman: 'il passato è l'unico orizzonte, il rifugio per il presente'. Ma questo non è un bene: è un rischio drammatico per la nostra comunità. Anche perché quel passato è stato carico anche di cose bruttissime. Molte delle operazioni che vedono nel passato un bene rifiugio a me fanno paura. Come il rinchiudersi nei nazionalismi", ha sottolineato Gentiloni. 

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