Debito pubblico in crescita al 133,2% del Pil nel 2016

Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso il Pil dell'Italia al +0,8% nel 2016 e al +0,9% nel 2017, a fronte dei rispettivi +0,9% e +1% previsti nello scorso luglio. È quanto emerge dalle stime aggiornate del World Economic Outlook del Fmi. Si tratta della seconda revisione al ribasso di 0,1 punti per entrambi gli anni dopo quella di aprile. Nella nota di aggiornamento al Def il governo vede un Pil al +0,8% quest'anno e al +1% il prossimo. Tra le principali organizzazioni internazionali, l'Ocse stima una crescita dell'Italia allo 0,8% sia nel 2016 sia nel 2017.

Cattive notizie anche per quanto riguarda il debito pubblico, rivisto in crescita al 133,2% del Pil nel 2016, dal 132,7% del 2015, e un ulteriore aumento al 133,4% nel 2017.

Secondo l'Fmi, il tasso di disoccupazione in Italia è destinato a rimanere sopra l'11% anche nel 2017. Secondo gli economisti di Washington il tasso si attesterà all'11,5% nel 2016, in flessione dall'11,9% del 2015, e poi si posizionerà all'11,2% l'anno prossimo.

INVARIATE STIME CRESCITA GLOBALE. Restano invariate le stime di crescita globale al +3,1% nel 2016 e al +3,4% nel 2017, rispetto a quanto previsto a luglio. Stando a quanto emerge dall'aggiornamento del World Economic Outlook, nel 2015 la crescita globale è stata del 3,2%. Il Fondo mette tuttavia in guardia dai rischi di un aumento delle misure protezionistiche. "La persistente stagnazione nelle economie avanzate – si legge nel Weo -potrebbe alimentare ulteriori sentimenti anti-commercio, soffocando la crescita". Secondo il Fmi i Paesi "devono poter contare su tutte le leve – monetaria, fiscale e strutturale – per accrescere le prospettive di crescita".
 

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