Il politico punta il dito contro il 'sistema svizzero' e chiede: "Volete sfruttare l'onda emotiva per ottenere questa vergogna?"

"Dj Fabo è morto. Ora la nostra domanda è semplice: speculando su questa tragedia, che legge volete? Volete il sistema svizzero che sopprime un disabile a listino prezzi? Iniezione di pentobarbital, pratiche e funerale, diciottomila euro tutto incluso. Volete sfruttare l'onda emotiva per ottenere questa vergogna? Hitler almeno i disabili li eliminava gratis". Così, sul suo profilo Facebook, Mario Adinolfi interviene sulla vicenda di Dj Fabo, il ragazzo tetraplegico morto oggi in Svizzera con il suicidio assistito.

"No signori, – continua – voi non volete davvero dare allo Stato la possibilità di costruire un sistema in cui ci sia una finta 'scelta' tra curare i sofferenti con centinaia di migliaia di euro all'anno o finirli con una iniezione di pentobarbital il cui principio attivo costa 13 euro. Non la volete la legge sull'eutanasia che hanno Belgio, Olanda e Lussemburgo che nel 2001 hanno soppresso 60 persone e nel 2016 oltre 15mila e non erano 15mila Dj Fabo. Non fatevi fregare – concludeva -. Non volete l'inferno".

Le parole di Adinolfi non piacciono però a Marco Cappato, che affida ai microfoni di Radio Capital il suo commento: "La differenza tra un disabile gasato e ammazzato in un campo di concentramento e un malato terminale che sceglie di interrompere quella che considera una tortura non merita nemmeno di essere spiegata". 

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