Dopo 60 anni l'isola avrà un nuovo 'lider'

Il presidente cubano Raul Castro, 86 anni, passerà giovedì il testimone a una nuova generazione per una transizione che segnerà la fine di un'era in cui per circa 60 anni i fratelli Castro – Fidel prima e Raul poi – hanno mantenuto il potere nell'isola. "Abbiamo percorso un lungo, lungo, lungo e difficile cammino affinché i nostri figli, quelli di oggi e quelli di domani, siano felici", ha dichiarato a marzo Raul, che nel 2006 era succeduto al fratello Fidel, allora indebolito e poi morto il 25 novembre del 2016. Fidel e poi Raul hanno guidato Cuba, fino a incarnarla, per circa 60 anni, facendo di quest'isola un attore centrale della Guerra fredda e riuscendo a mantenere in piedi il regime comunista nonostante lo schock della caduta dell'alleato sovietico.

Mercoledì e giovedì l'assemblea nazionale è convocata per una plenaria storica: gli oltre 600 deputati sono chiamati a eleggere un nuovo Consiglio di Stato, il principale organo dell'esecutivo cubano; quest'ultimo poi si riunirà a sua volta immediatamente per designare il suo presidente, che prenderà il posto di Raul Castro traghettando il Paese in una nuova era. Nonostante le autorità non l'abbiano confermato formalmente, il prescelto per diventare il nuovo volto di Cuba sembra essere Miguel Diaz-Canel, 57 anni, al momento primo vice presidente e numero due del governo. Dopo avere risalito in modo discreto le scale del potere, è stato incoronato braccio destro del presidente nel 2013 fra la sorpresa generale, diventando di fatto il delfino naturale di Castro.

"Ci sarà una parte di rinnovamento ma anche di continuità", aveva spiegato recentemente uno dei quadri del regime, il ministro degli Esteri Bruno Rodriguez, ricordando che Raul Castro accompagnerà il suo successore mantenendo le redini del potente Partito comunista cubano (Pcc). Il presidente uscente, infatti, lascerà la guida del partito unico soltanto al prossimo congresso, che è in programma per il 2021, quando lui avrà 90 anni. "Credo che Raul si concentrerà sul lavoro ideologico, con le forze che gli restano, mentre Diaz-Canel si concentrerà sulla parte di governo, su incarichi che sono complessi e difficili e necessiteranno di sostegno", anticipa il politologo cubano Esteban Morales. L'erede dei Castro sarà incaricato soprattutto di proseguire l'indispensabile attualizzazione di un modello economico obsoleto, in un momento in cui Cuba affronta l'indebolimento del Venezuela suo alleato, nonché l'embargo Usa che continua a pesare sul suo sviluppo, e in un momento in cui L'Avana deve fare i conti anche con la battuta d'arresto imposta dal presidente repubblicano Donald Trump al disgelo con gli Usa che era stato avviato nel 2014.

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