Il New York Times pubblica la lista di tutte le vittime del candidato repubblicano sui social

Da quando ha annunciato la sua candidatura per la presidenza, Donald Trump ha utilizzato Twitter per lanciare insulti agli altri candidati presidenziali, giornalisti, agenzie di stampa, nazioni, cittadini messicani e disabili. Inizia così un nuovo articolo del New York Times che ha deciso di pubblicare l'elenco di tutte le vittime del candidato repubblicano sui social. Un totale di 281 messaggi in cui la più bersagliata è indubbiamente la rivale democratica, Hillary Clinton, definita più volte 'disonesta', 'la persona più corrotta che abbia corso per la presidenza', 'incapace', 'bugiarda'.

Ad aver ricevuto gli strali di Trump compaiono anche il presidente Barack Obama, le donne, sindaci (compreso il primo cittadino di New York, Bill de Blasio), cittadini messicani, disabili, governatori, giornalisti, lo stesso New York Times che si è schierato apertamente a favore di Clinton. Addirittura compaiono insulti ad Angela Merkel (che sta "rovinando la Germania") ad attori come Alec Baldwin, agli stessi candidati repubblicani alla Casa Bianca durante le primarie come Jeb Bush, Ben Carson, Ted Cruz.

Il magnate ha attaccato anche Paese come il Messico, la Cina, l'Iran, l'Arabia Saudita, il Regno Unito che "si sforza di nascondere il suo enorme problema con musulmani". Attacchi anche ai grandi magazzini, alla lega di baseball, a un leggìo dello studio Ovale.

Infine, lunghissima la lista degli insulti ai quotidiani tra cui prevale il New York Times seguito dal Washington Post, Politico, Usa Today, il Wall Street Journal, Vanity Fair.

 

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