Nelle prime ore del mattino aveva esploso dei colpi contro la moglie, che è gravemente ferita, poi si era barricato in casa con le bambine

È finita in tragedia a Cisterna di Latina: il carabiniere appuntato Luigi Capasso ha ucciso le sue due figlie e poi si è tolto la vita, dopo aver sparato alla moglie che ora si trova in ospedale in gravissime condizioni.

Una tragedia familiare, inziata nelle prime ore del mattino. L'uomo, 43 anni, originario di Napoli, si era recato verso le 5 a casa della moglie Antonietta Gargiulo, 39 anni, nel residence Collina dei Pini in provincia di Latina. I due erano sposati da diversi anni, ma negli ultimi mesi avevano avviato le pratiche per la separazione. Una decisione presa dalla donna, che il carabiniere non voleva accettare e per la quale litigavano spesso. L'ultima discussione è avvenuta in mattinata, quando Capasso aveva raggiunto l'abitazione, appena terminato il servizio a Velletri.

Barricati in casa e killer: i precedenti della tragedia di Latina

La coppia ha iniziato a litigare nell'appartamento per poi continuare in garage: l'uomo ha tirato fuori la pistola di ordinanza e ha esploso diversi colpi che hanno ferito gravemente la moglie al petto e a uno zigomo. Dopo le ha preso le chiavi di casa e si è chiuso nell'appartamento con le due figlie. I vicini, allora, hanno sentito degli ulteriori colpi di pistola: probabilmente quelli con cui l'uomo ha ucciso le sue due figlie, di 14 e 8 anni.

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