Ieri la crisi per la giunta guidata da Raggi. Lunedì Grillo a Roma per incontrare la sindaca
E' scoppiata la bufera in Campidoglio con la giunta a 5 stelle della sindaca Virginia Raggi finita nel caos a meno di 3 mesi dalla sua elezione. Si sono dimessi nel giro di poche ore il capo di gabinetto Carla Romana Raineri e l' assessore al Bilancio Marcello Minenna. E lasciano anche i vertici Atac, municipalizzata dei trasporti, e quasi a ruota l'amministratore unico di Ama, società municipalizzata che gestisce i rifiuti. "Stiamo lavorando per individuare delle personalità di rilievo che possano contribuire al rilancio della città. Non ci fermiamo", ha detto Raggi.
Minenna si è svegliato all'alba questa mattina e su Facebook – come nella migliore tradizione grillina, cui pure non appartiene – ha spiegato finalmente le ragioni del suo addio. Per farlo, ha scelto di citare il Corriere della Sera. "Per chi chiedeva i motivi delle dimissioni: buona lettura", scrive Minenna e pubblica il retroscena di Sergio Rizzo in cui viene ricostruita la misteriosa vicenda delle sue dimissioni, immediatamente successive a quelle della ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri. Rizzo spiega che Raineri, magistrato della Corte d'appello di Milano, sarebbe stata convocata dal sindaco Virginia Raggi alle 23 per "sentirsi dare il benservito". A quel punto Minenna, "in ferie da lunedì 29 agosto, a mezzanotte del 31 ha la conferma che lui e Carla Raineri sono due corpi estranei", si legge sul quotidiano. "A queste condizioni non posso più restare un minuto", sarebbe stato il ragionamento dell'ex membro della giunta M5S.
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Rizzo spiega poi una complessa vicenda di tira e molla sull'accettazione della nomina da assessore – in cui sarebbe intervenuto anche Beppe Grillo – e sulle condizioni che Minenna avrebbe posto a Raggi, vale a dire l'incarico a Raineri. "Intorno alla sindaca – c'è scritto nel retroscena – c'è però qualcuno che quella condizione proprio non sembra digerirla. Uno, in particolare. Si chiama Raffaele Marra e ha 44 anni. Quando si profila la sua nomina a capo dello staff scoppia un caso. Il contrasto fra le due anime del Movimento, quella più vicina alla destra che sostiene Virginia Raggi e quella che la destra invece la guarda in cagnesco, esplode". Quindi la difesa da parte di Minenna di Marco Rettighieri, ex dg di Atac, e l'isolamento da parte del resto della giunta.
Infine la lettera indirizzata all'Autorità anticorruzione capeggiata da Raffaele Cantone, con cui il Comune di Roma chiede chiarezza sulla compatibilità di Carla Raineri: "La lettera – ricostruisce Rizzo – è firmata Virginia Raggi, ma l'ha scritta il vice di Carla Raineri: Marra". Secondo il giornalista, sarebbe proprio una guerra interna alla giunta capitolina che vedrebbe Raffaele Marra, ex uomo di Alemanno e Polverini, contrapposto a Raineri, ad aver determinato le dimissioni a catena in Campidoglio e nelle partecipate. "Il putsch è riuscito – sentenzia Rizzo -. Fuori Minenna, fuori Carla Raineri, fuori Rettighieri e l'amministratore Brandolese, fuori anche Solidoro".
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