Un percorso enogastronomico dove il viaggiatore può trovare prodotti e piatti realizzati con materie prime locali e professionalità artigianale

Un volume per stimolare la conoscenza delle isole toscane attraverso le sue ricchezze enogastronomiche. È questo l'obbiettivo di "Le Mappe del Gusto" che individua dei percorsi all'interno dell'Arcipelago toscano dove il viaggiatore può trovare prodotti e piatti realizzati con materie prime locali e professionalità artigianale. Una mappa per orientare chi visita un territorio, con riferimenti alla cultura e alla storia del luogo. Non una guida classica, ma un percorso per accompagnare il viaggiatore alla scoperta dell'enogastronomia sostenibile. Il volume è stato presentato lunedì 22 luglio in Regione Toscana e nasce con il contributo de 'Il Parco nazionale dell'Arcipelago toscano' e del Comune di Capraia Isola con il patrocinio di Federparchi e di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio, di Feisct, La rotta dei Fenici, itinerario culturale del Consiglio d'Europa.

"Un'occasione in più per valorizzare le nostre isole proponendo un percorso alla scoperta delle sue ricchezze non solo naturali. Prodotti locali preparati nelle modalità proprie di una cucina isolana che certamente rappresentano un elemento in più per immergersi nell'ambiente", commenta l'assessore al Turismo e Commercio, Stefano Ciuoffo. L'obiettivo di 'Le Mappe del Gusto' è far conoscere e promuovere gli artigiani del cibo che hanno attenzione alla qualità dei loro prodotti e alla sostenibilità ambientale: un elemento importante nella promozione del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e nel sostegno all'economia locale. Elba, Giglio e Capraia vengono raccontate attraverso la loro variegata produzione agro-alimentare elemento determinante per permettere il sostentamento durante l'anno anche in quei tempi dove essere isola significava essere isolati. Prodotti e piatti parlano di una precisa identità che si è costruita anche grazie ai tanti influssi dei popoli che da qui son passati: Etruschi, Corsi, Genovesi, Campani.

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